Sarà il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo ad inaugurare domenica 9 settembre, alle ore 18, la nuova scuola materna di Soliera, in via Gambisa 61. Il nuovo edificio scolastico, che va a sostituire la vecchia scuola di via Bixio, si compone di quattro aule didattiche, un atelier e uno spazio giochi, si trova all’interno di un’area verde di circa 8000 metri quadrati ed è servito da un ampio parcheggio. A partire da lunedì 17 settembre la scuola ospiterà un’ottantina di bimbi di età compresa fra i 3 e i 5 anni.
Rivestita completamente in legno, la struttura ha ottenuto la classe energetica A ed è dotata delle più avanzate tecnologie anti-sismiche e di risparmio energetico (se ne è occupata l’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile-AESS). La scuola dispone infatti di un impianto fotovoltaico da 27 Kw, di pannelli solari e pannelli radianti a pavimento. La sua realizzazione rientra nel piano energetico del Comune di Soliera per la riduzione delle emissioni di CO2, all’interno del protocollo Patto dei Sindaci.
I lavori sono stati eseguiti dalla Cooperativa Muratori Soliera per conto del Consorzio Cooperative Costruzioni; il progetto è stato redatto da Delta progetti srl e da Micheletti ingegneria srl (architetto Stefano Righi, ingegnere Stefano Merigo). Il costo complessivo dell’opera, i cui lavori sono durati circa un anno, è stato di due milioni e mezzo di euro (somma finanziata dall’emissione di prestiti obbligazionari per il 60% del totale mentre il resto è stato pagato dal Comune). Al taglio del nastro, insieme al Ministro, interverranno anche il Sindaco di Soliera e assessore all’Istruzione dell’Unione delle Terre d’Argine Giuseppe Schena e il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Soliera Marco Miselli. Dopo il taglio del nastro e la benedizione della scuola (il cui nome sarà scelto attraverso un concorso tra gli studenti), verrà offerto dalla Cooperativa Muratori di Soliera un rinfresco.
“La nuova scuola materna – spiega Schena – sorge nell’area del cratere sismico, assumendo pertanto un particolare rilievo, anche in termini di valenza simbolica, per ridare prospettiva e speranza alle popolazioni colpite dal sisma: proprio a partire dal rilancio di un’edilizia scolastica innovativa, sicura e rispettosa dell’ambiente”.