Carpi in manette uno spacciatore internazionale

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Associazione a delinquere, spaccio internazionale di droga e riciclaggio di denaro sporco, queste le accuse di cui dovrà rispondere un cittadino marocchino, residente a Carpi, arrestato ieri dalla Polizia di Stato e considerato tra i capi di un ampio giro di spaccio che, dal Marocco, attraverso la Spagna, facevano arrivare lo stupefacente in Italia, dove i proventi venivano riciclato da due famiglie cinesi.
Sono 60 le persone indagate nell’Operazione Mercedes, dalla Squadra Mobile della Questura di Rimini che, in collaborazione con il comando provinciale riminese della Guardia di Finanza e le forze dell’ordine spagnole, sta eseguendo arresti nei confronti di 27 persone per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e riciclaggio di denaro sporco. Le indagini coordinate dalla Dda di Bologna hanno anche prodotto sequestri preventivi per 6 milioni, tra beni immobili, auto di lusso, conti correnti bancari e denaro contate. Sequestrati anche 5 mila chili di hashish, due chili di cocaina. Tre arresti sono stati eseguiti in Spagna per cittadini di origine marocchina a Marbella, Malaga e Barcellona. Tre cittadini di origine cinese invece sono stati fermati a Prato e uno a Roma, due gli ucraini, con passaporto russo, arrestati a Rimini, 17 i cittadini di origine marocchina arrestati tra Milano, Lodi, Como e uno appunto a Carpi. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i trafficanti magrebini in Spagna si appoggiavano ai cinesi per i pagamenti delle forniture di droga. I cinesi ripulivano il contante attraverso attività commerciali e imprenditoriali pulite. Mentre lo spaccio delle sostanze era affidato o cittadini di origine marocchina o dell’Est Europa.

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