La Blumarine non ci sta e chiama i Carabinieri

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E’ stato beccato in ascensore con la tangente in mano. A fermare Gianluca Carta, funzionario dell’urbanistica del Comune di Milano, sono stati i Carabinieri nel tardo pomeriggio di lunedì 5 dicembre. Aveva la mazzetta in mano nell’ascensore del palazzo di via Pirelli 39, dove si trova l’ufficio protocollo del settore sportello unico per l’edilizia di Milano. Avrebbe dovuto incontrare un geometra, un responsabile della Blumarine di Carpi, nota griffe di moda e intascare al volo la seconda tranche di una mazzetta sollecitata dal telefono fisso del suo stesso ufficio di via Pirelli. “O mi pagate, — aveva detto — o vi chiudo la boutique di via della Spiga”. Questa volta però è andata male perchè prima di andare negli uffici del Comune, il geometra della Blumarine ha avvertito i Carabinieri che in poche ore hanno messo in piedi la trappola e, coordinati dall’aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dal sostituto Grazia Colacicco, hanno arrestato il funzionario di Palazzo Marino per concussione. In tasca gli hanno ritrovato i mille euro di banconote segnate prima di fare scattare il blitz. Ai magistrati e ai militari, il geometra della casa di moda ha raccontato di una richiesta di denaro per non intralciare il loro punto vendita in via della Spiga al numero 30. Ma il geometra della griffe, che racconta di avere già versato nelle tasche del funzionario milanese una mazzetta di mille euro, ha registrato tutto e con quel file audio s’è presentato ai carabinieri. Gianluca Carta, che soffre d’asma, si è sentito male in caserma ed è stato accompagnato al pronto soccorso del Fatebenefratelli. Una visita e di nuovo in caserma in via Moscova, davanti al pm che ha iniziato l’interrogatorio. “Io quei soldi me li sono ritrovati in mano, mica li volevo, e nemmeno li ho chiesti…”, si è difeso Carta che Nega le minacce, la voglia di creare complicazioni alla Blumarine e tutto il resto. Le prossime ore serviranno a capire di più.

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