Organizzazione scolastica: si cambia!

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Ben prima dei tagli previsti nella manovra estiva del governo, la Filippi aveva messo mano alla riorganizzazione delle scuole a Carpi: “è dal 2007 che lavoro a una soluzione che risponda a un efficace utilizzo delle risorse, garantisca omogeneità sul territorio e sia il più possibile condivisa. Criteri completamente ignorati dalla Finanziaria che si è limitata a tagli lineari penalizzando tutti indistintamente a livello nazionale, senza individuare gli sprechi”.
Al risultato finale, l’Assessora comunale all’Istruzione era pervenuta già a giugno eliminando le direzioni didattiche (Carpi 4) e aumentando i numeri per ogni Comprensivo “ma salvaguardando un modello di scuola sostenibile”.
Il riordino, così come anticipato nella seduta del Consiglio comunale del 22 settembre, prevede un drastico cambiamento da cinque a quattro comprensivi: solo così, infatti, può essere rispettata la continuità interna al collegio (che si ottiene se ci sono tante classi quinte quante prime di scuola media) fortemente richiesta dai collegi docenti in fase di consultazione. Il modello proposto prende quindi a riferimento quattro scuole secondarie di primo grado: Fassi, Focherini e Pio a sette corsi ciascuna e la nuova scuola (pronta nel 2012-13) a cinque corsi.
*b*I 4 comprensivi+b+
Il modello di riorganizzazione a quattro comprensivi è maggiormente rispettoso della geografia del territorio, frazioni comprese, ma comporta un inevitabile aumento del numero di alunni (superiore a 1.500 nel Carpi Nord e Carpi 2). “La Finanziaria – spiega Maria Cleofe Filippi – ha modificato i criteri per il distacco del vicario e, senza questi numeri, tutti i comprensivi ne sarebbero privi”. Se prima bastavano 44 classi per chiedere il distacco del vicario, oggi ne servono 55. Sul fronte degli Ata, invece, in base a quanto contenuto in Finanziaria (la nuova norma non concede più un collaboratore ogni cento alunni oltre i milleduecento) si perdono dei posti e da 82 bidelli si passerà presumibilmente a 71 “con il rischio – spiega la Filippi – che non venga garantita la pulizia delle scuole”.
*b*La quinta dirigenza+b+
È possibile mantenere la quinta dirigenza destinandola alla costituzione del Centro Permanente d’Istruzione Adulti (CPIA ex corsi centocinquant’ore), come hanno già fatto altre quattro province in regione, ma la Filippi non nasconde il sogno di realizzare, nel futuro, un nuovo polo scolastico. Non sarà certo la Giunta Campedelli a realizzare una nuova scuola elementare e una d’infanzia nel territorio dell’Oltre Ferrovia, ma è a quello a cui l’Assessora sta già pensando per la quinta dirigenza.
*b*I conti con la realtà+b+
Intanto l’Assessora deve fare i conti con la realtà e con i tagli del Ministero a causa dei quali il funzionamento della scuola pubblica è messo a rischio. Il riordino dei comprensivi non potrà trovare completa realizzazione se il Ministero dell’Istruzione non nominerà i dirigenti che oggi mancano: tre su cinque. Attilio Desiderio, dirigente del 3° Circolo, è stato nominato reggente al Carpi 2; Rossana Rinaldini, dirigente del Carpi Centro, è reggente al 4° Circolo; dopo l’addio del preside Vito Pecoraro, al Carpi Nord è stato nominato in qualità di reggente Rosario D’Amico, preside a Campogalliano.
Nel territorio dell’Unione Terre d’Argine la situazione non è più rosea: su dodici dirigenti solo cinque sono titolari. “E per nominare un preside ci vogliono almeno due anni, se nessuno fa ricorso perché altrimenti ce ne vogliono sei di anni prima di arrivare alla nomina. C’è chi sta speculando sul funzionamento della scuola”.

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