Sono circa 700 i lavoratori cinesi abusivi

0
208

“Secondo le nostre stime, sono circa 700 i cinesi abusivi e irregolari che, singolarmente o in gruppo, col loro lavoro sommerso, fanno concorrenza sleale al made in Italy e alle imprese che svolgono la loro attività rispettando leggi, contratti di lavoro e pagando le tasse”. Si esprime così, Andrea Scacchetti, titolare di Sintesi, importante azienda del distretto carpigiano che produce un total look femminile, tutto rigorosamente fatto in Italia che esporta il 60 per cento della sua produzione.
Scacchetti – che è anche presidente di Carpiformazione, la società consortile partecipata dal Comune di Carpi che si occupa della formazione del personale da avviare al lavoro nelle aziende del territorio – aggiunge: “le 400 aziende cinesi regolarmente registrate che hanno sostituito le imprese carpigiane che hanno chiuso i battenti per mancanza di ricambio generazionale, hanno contribuito a mantenere nel territorio una parte di produzione di maglieria”.
*b*Presidente ma allora non c’è l’invasione di lavoratori e di produzioni asiatiche nel territorio come invece è avvenuto a Prato?+b+
“Non siamo ai livelli pratesi perché a Carpi prevale la volontà di produrre col proprio marchio e le 30 aziende maggiori del territorio commercializzano con propri marchi, utilizzando solo personale italiano e rispettando leggi e norme sul lavoro”.
*b*Ma quanti sono i lavoratori cinesi presenti nel Distretto?+b+
“Se ne calcolano circa 1.200, 700 dei quali ‘in nero’. Una forza lavoro fuori controllo che danneggia le nostre imprese regolari: questo è il fenomeno che va combattuto come stanno facendo le Forze dell’Ordine e l’Ispettorato del lavoro”.
*b*a crisi economica come ha inciso nel tessuto produttivo ed economico carpigiano?+b+
“Il fatturato delle ditte si è mantenuto ai livelli del 1993, l’ultimo anno ‘buono’, cioè intorno al miliardo e 300 milioni di euro, ma sono le aziende che sono dimezzate di numero, passando da 2.200 a 1.200 e così i dipendenti, scesi da 14mila a 6mila. Una pesante ristrutturazione aziendale che ha portato le prime 14 di esse, in termini di fatturato, a produrre la metà di tutto il made in Carpi”.
*b*Insomma, nonostante tutto il settore ha tenuto…+b+
“Sì, il fatturato si è fortunatamente mantenuto su livelli accettabili per cui possiamo dire che il settore è vivo e pronto a riprendere il cammino di un tempo non appena le condizioni di mercato lo consentiranno. Spiace naturalmente la perdita di posti di lavoro che ha creato problemi di carattere sociale”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here