Un’estate di legalità a Limbadi per dieci ragazzi

Dal 19 al 24 luglio, 10 ragazzi dai 18 ai 30 anni residenti nei territori delle Terre d’Argine potranno partecipare all’esperienza promossa da Libera in Calabria

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Contribuire a diffondere tra i giovani una cultura fondata sulla giustizia sociale, da contrapporsi all’incultura della violenza, del privilegio e del ricatto, rimarcando la volontà diffusa di essere protagonisti e tradurre questo impegno in una concreta azione di solidarietà, responsabilità e condivisione: questi gli obiettivi di E!State Liberi!, il campo di volontariato e impegno civile che, promosso dal Presidio Libera ‘Peppe Tizian’ di Carpi con il patrocinio del Comune di Carpi e il sostegno della Fondazione Casa del Volontariato (ente finalizzato al sociale della Fondazione CR Carpi), si svolgerà quest’anno a Limbadi, in Calabria, dal 19 al 24 luglio.

Rivolto a 10 persone residenti a Carpi e nelle zone limitrofe, con particolare attenzione alla fascia giovanile compresa tra i 18 ed i 30 anni, il campo ritorna dopo che nel 2020 non si era potuto svolgere a causa delle incognite legate al Covid-19.

Obiettivo del campo è quello di dare un sostegno concreto all’Associazione San Benedetto Abate nella gestione di alcuni beni confiscati nel comune di Limbadi, al fine di rendere tali attività funzionali a un progresso socio-culturale del territorio di riferimento.

Il campo si svolge nel centro abitato di Limbadi, un comune di circa 3.500 abitanti della provincia di Vibo Valentia, a pochi Km dalla famosa Costa degli Dei (Tropea-Briatico-Pizzo). In questa realtà, l’associazione S. Benedetto A. si è impegnata in una sfida importante, prendendosi in carico la gestione di beni confiscati alla cosca Mancuso, una ‘ndrina che da sempre domina questo territorio.

I partecipanti saranno ospitati presso l’ostello “Tita Buccafusca” sorto su uno dei beni confiscati, mentre le attività si alterneranno tra l’uliveto, in località “Gurnera”, e “Casa 21 Marzo” dove sorge l’Università della Ricerca della Memoria e dell’impegno Rossella Casini – “UniRiMI”.

I campi, quindi, si configurano nel triplice  obiettivo di attivare azioni di animazione del territorio, di conoscenza di una comunità troppo spesso stigmatizzata e che necessita di una giusta contronarrazione frutto di un’esperienza diretta con le realtà sociali esistenti e nell’aiuto e sostegno nelle attività di gestione del bene.

Si tratta di un’esperienza importante per il momento storico che vive il territorio vibonese, in pieno fermento dal punto di vista dei processi culturali attivi. Il partecipante potrà toccare con mano ciò che di solito i media non raccontano.

Dopo le esperienze del 2013 a San Cipriano d’Aversa (Campania), del 2014 a Fossato Ionico (Calabria), del 2015 a Scampia (Campania), del 2016 a Cerignola (Puglia), del 2017 a Crotone (Calabria), del 2018 ad Afragola (Campania) e del 2019 a Maiano di Sessa Aurunca (Campania), quest’anno i partecipanti potranno dunque venire in contatto con le esperienze di legalità in una terra divenuta tristemente nota per le attività della ‘Ndrangheta.

La partecipazione, sostenuta dagli enti patrocinatori, comprende copertura assicurativa, vitto e alloggio. Saranno a carico dei partecipanti spese di viaggio e altre spese non incluse. La domanda deve essere inviata entro giovedì 15 luglio all’indirizzo presidio.carpi@libera.it.

Riassume così lo spirito dell’iniziativa Gaia Ruggiero, referente del Presidio Libera di Carpi: “Poter tornare a preparare questo campo estivo dopo un anno di pausa è una vera emozione, perché per i volontari del Presidio e gli enti che sostengono questo progetto sin dalla sua prima edizione, nel 2013, esso rappresenta un’esperienza realmente significativa per decine di ragazze e ragazzi del territorio. Poter vedere con i propri occhi, ascoltare con le proprie orecchie, operare con le proprie mani, conoscere in prima persona rappresentano esperienze che nessun testo, nessun articolo di giornale, nessun documentario potranno mai sostituire. Ogni anno i partecipanti ritornano cambiati, arricchiti, più consapevoli. E pronti a trasmettere quel che hanno vissuto sul territorio in cui vivono. Se la sete di giustizia deve divampare, anche queste azioni rappresentano scintille vitali”.

Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.casavolontariato.org e la pagina Facebook Fondazione Casa del Volontariato.

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