“Viviamo una situazione molto grave, occorre rallentare la curva epidemica”

Dal Policlinico di Modena l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini ha fatto il punto sulla curva epidemica in Emilia Romagna insieme alla professoressa Cristina Mussini, direttrice della Struttura complessa di Malattie infettive dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. L’Emilia Romagna, ha spiegato Donini, “è in zona gialla, una condizione che però potrebbe mutare essendo legata all’andamento epidemiologico, situazione che va monitorata ora per ora”.

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Dal Policlinico di Modena l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini ha fatto il punto sulla curva epidemica in Emilia Romagna insieme alla professoressa Cristina Mussini, direttrice della Struttura complessa di Malattie infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.
L’Emilia Romagna, ha spiegato l’assessore Donini, “è in zona gialla, una condizione che però potrebbe mutare essendo legata all’andamento epidemiologico, situazione che va monitorata ora per ora. Ricordiamo che da una settimana registriamo ogni giorno tra i 1.700 e i 2.000 casi e la media di positività su tampone è di circa il 10%. Il nuovo Rt regionale, l’indice di trasmissibilità del virus, è dell’1,57, in calo rispetto all’1,63 della scorsa settimana ma il dato che preoccupa, per la tenuta del sistema sanitario, è che a oggi vi sono già 1.673 persone ricoverate nei reparti Covid (mentre sono 177 quelli in intensiva). “Viviamo una situazione molto grave e, indipendentemente dal colore che ci è stato dato, occorre rallentare e abbassare la curva epidemica: più positivi troviamo più aumentano i ricoveri, le terapie intensive e i decessi”.
Cala l’età dei malati, poiché, spiega la professoressa Mussini, “dopo l’estate il virus ha ricominciato a circolare moltissimo, soprattutto tra la popolazione giovane e questo spiega perché l’età media dei nuovi positivi si aggira attorno ai 40 anni mentre i deceduti continuano ad avere un’età più avanzata. Mica solo gli ottantenni, attenzione, anche i nati negli Anni ’50 e ’60 presentano quadri particolarmente impegnativi. La situazione è mutata perché veniamo da una situazione da liberi tutti, ovvero dopo un’estate godereccia. Ricordiamo anche che l’apertura delle scuole ha fatto sì che i focolai partissero frequentemente dai componenti più giovani delle famiglie”.
Da oggi è obbligatorio per gli studenti in presenza indossare la mascherina al banco ma, prosegue Mussini, “il vero problema è che mentre le scuole hanno lavorato tantissimo per garantire la sicurezza all’interno delle classi, che va ben oltre il banco singolo, la situazione è spesso diversa quando bambini e ragazzi escono. Bene tenere la mascherina a banco ma anche la distanza sociale quando si esce da scuola è fondamentale”.
Parte in Emilia-Romagna la distribuzione del primo milione di tamponi antigenici rapidi, metà della fornitura prevista. Saranno utilizzati per la chiusura delle quarantene dei contatti stretti, gli arrivi in aeroporto, gli screening nelle scuole e tra i visitatori delle Cra e delle altre strutture socio-sanitarie. A oggi, lo ricordiamo, i contagiati nelle Cra sono 804, “una situazione che ci preoccupa poiché quando il virus entra in questi luoghi ha un tasso di letalità altissimo”, prosegue Donini.
La battaglia contro il Covid prosegue anche grazie a “uno stretto rapporto tra medici di famiglia e ospedalieri”, conclude l’assessore, poiché, aggiunge la professoressa Mussini, “un’epidemia non si vince all’ospedale”. L’invito della direttrice della Struttura complessa di Malattie infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena è chiaro e non lascia spazio a dubbi: “le nostre strutture sanitarie sono già in grave difficoltà, per favore mantenete il distanziamento e state a casa il più possibile. Il virus sta circolando moltissimo e noi non siamo che uno scoglio che tenta di arginare il mare. Vi prego di collaborare, ognuno faccia quello che può. Il personale sanitario da eroico è diventato scontato ma vi assicuro siamo in difficoltà per cui aiutateci”.
Jessica Bianchi

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