Consulta Ambiente, “discutibile la decisione di abbattere i 48 alberi”

“Non ho dato l’assenso all’avvio del programma di abbattimento dei pioppi cipressini e l’affermazione riportata più volte ieri sera nel corso del Consiglio Comunale non corrisponde alla realtà”. Lo ribadisce Angelo Frascarolo Presidente della Consulta Ambiente.

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“Non ho dato l’assenso all’avvio del programma di abbattimento dei pioppi cipressini e l’affermazione riportata più volte ieri sera nel corso del Consiglio Comunale non corrisponde alla realtà”. Lo ribadisce Angelo Frascarolo Presidente della Consulta Ambiente sottolineando nel comunicato stampa “di essere stato informato dall’assessore Andrea Artioli della decisione del Comune di Carpi di proseguire nel programma di abbattimenti, senza tenere conto delle osservazioni e proposte che la Consulta Ambiente ha inviato all’Amministrazione Comunale”.

Il 3 agosto, giorno in cui è previsto l’inizio dell’intervento dei pioppi cipressini sulla tangenziale Losi e su via Cattani, si avvicina e il clima si surriscalda. Alla luce delle riflessioni della Consulta Ambiente risulta ancor più discutibile la decisione di abbattere alberi “che non hanno bisogno di particolari cure”.

Frascarolo riferisce che la motivazione addotta dal Comune per procedere all’abbattimento dei 48 alberi risiede nella considerazione che anche gli abbattimenti consigliati diventerebbero urgenti tenendo conto della localizzazione degli alberi da abbattere. “A fronte di ciò, a titolo personale – continua Frascarolo – ho dato il suggerimento di dotarsi, per lo meno, di un documento tecnico a sostegno di tale affermazione. Questo, poiché non c’è traccia di queste considerazioni all’interno della Relazione Tecnica, che è l’unico documento a sostegno delle decisioni del Comune”.

“Tra l’altro – conclude Frascarolo – nelle Linee Guida per la gestione dei patrimoni arborei pubblici, il livello di abbattimento consigliato è definito in modo diverso rispetto a quanto riportato nella Relazione stessa ed è il seguente: “alberi che al momento non hanno particolare bisogno di cure; ragionevolmente l’intervento può essere rimandato a favore dei soggetti inseriti nelle altre categorie (tempistica indicativa oltre 5 anni)”. Alla luce di ciò, “risulta ancora più discutibile la decisione di abbattere alberi che non hanno particolare bisogno di cure, con tempistica indicativa oltre 5 anni”.

2020-07-27,Prot_n_40724_Proposte_Consulta_A_abbatt_V_Losi-V_Cattani

Sara Gelli

 

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