“Il nostro ospedale non è compromesso ma dobbiamo difenderlo”, parola di sindaco

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Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm con misure riguardanti il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus. Uguali per tutte, eccezion fatta per le zone rosse dove le misure sono ben più stringenti. “Ora – ha commentato il sindaco di Carpi Alberto Bellelli durante la sua quotidiana diretta Facebook – i sindaci non possono più emanare alcuna ordinanza, dobbiamo stare alle norme e alle indicazioni del decreto governativo stabilite col supporto di un comitato scientifico nazionale”. In merito alla notizia diffusa ieri dal nostro sito on line circa la messa in isolamento preventivo di alcuni operatori del Pronto Soccorso e della Radiologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi in seguito all’arrivo di un paziente rivelatosi poi positivo al coronavirus, il sindaco è intervenuto con forza: “il nostro ospedale non è compromesso dal punto di vista sanitario. Voglio ribadire che, nonostante all’interno della rete provinciale sia il Policlinico la struttura di riferimento per la gestione di questi malati, anche all’Ospedale di Carpi sono stati ricavati degli spazi in ogni singolo reparto per isolare in modo celere eventuali degenti che, pur essendo ricoverati per altri motivi, dovessero sviluppare sintomi legati al Covid-19”. La raccomandazione è sempre la stessa: “chi dovesse presentare sintomi – ndr: difficoltà respiratoria e febbre – non deve recarsi al Pronto Soccorso in autonomia ma contattare il numeri appositi o il 118 il cui personale – continua il primo cittadino – esegue ogni trasporto in modo protetto”. L’invito ad amici e parenti di degenti è anche quello di limitare gli accessi in ospedale perché, sottolinea Bellelli “il nostro nosocomio è un luogo da tutelare poiché solo così può costituire un presidio di sicurezza sanitaria per tutti quanti noi”. E, infine, dopo aver ribadito la decisione della Giunta dell’Unione di non far pagare alle famiglie la rette di asili e scuole chiusi a causa dell’emergenza e aver ricordato i più fragili, ovvero i grandi anziani (“chiediamo ai parenti di non recarsi nelle case residenza”) il sindaco ha invocato il tema della responsabilità: “ognuno di noi ha una responsabilità nell’attuazione delle norme sancite dal decreto governativo, dall’evitare assembramenti al mantenersi a distanza di un metro dalle persone, all’adottare misure igienico sanitarie rigorose”. Responsabilità e buon senso sono dunque le parole d’ordine che dovrebbero guidare ogni nostra azione. Oggi, domani e nei giorni a venire.
J.B.

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