“Nel 2014 Carpi avrà un Pronto Soccorso degno di questo nome”

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Da anni impegnata a tutelare e innalzare la qualificazione tecnologica dell’ospedale di Carpi, la Fondazione Cassa di Risparmio stanzia per il Ramazzini 1 milione e mezzo di euro, di cui 900mila per dar corso alla ristrutturazione del Pronto Soccorso e risolvere le criticità che da tempo affliggono questa unità operativa, 400mila euro per attivare 4 nuove sale operatorie e 214mila per fornire dotazioni di ultima generazione ai Reparti di Medicina, Cardiologia, Oculistica e Centro del fegato.
“Voglio ringraziare la Fondazione – ha esordito Mariella Martini, direttore generale Azienda dell’Usl di Modena – per l’impegno, la sollecitudine e il ruolo propositivo con cui da sempre sostiene l’ospedale di Carpi, per qualificare i servizi e mantenere alto il livello di assistenza. Gli investimenti relativi alla ristrutturazione del pronto soccorso e alle nuove sale operatorie confermano il ruolo svolto dell’Ospedale di Carpi nell’ambito della rete ospedaliera provinciale, in particolar modo quale punto di riferimento per l’Area Nord. L’aiuto della Fondazione, a fronte di conferimenti statali sempre minori per superare l’obsolescenza dei nosocomi e della dotazione tecnologica, è oggi più che mai strategico ed essenziale”. 
Dopo tre anni di tira e molla infatti, Fondazione e azienda sanitaria hanno finalmente trovato la quadra per dare il via alla ristrutturazione del Pronto Soccorso, complice, precisa immediatamente il presidente dell’ente, Gian Fedele Ferrari, “il cambio di dirigenza dell’azienda”. L’erogazione dei 900mila euro è stata resa possibile dalle garanzie fornite dai vertici dell’azienda sanitaria sulla velocità nei tempi di realizzazione dei lavori, requisito imprescindibile richiesto dagli organi della Fondazione per rendere disponibili le risorse. “Entro l’anno – promette Martini – completeremo l’iter di affidamento dei lavori (costo complessivo dell’opera 1.224.0000 euro), affinché il cantiere possa partire a gennaio 2013. E’ nostra intenzione infatti, salvo imprevisti, inaugurare il nuovo Pronto Soccorso nel gennaio del 2014. Una struttura maggiormente accogliente, con spazi dedicati al triage, adeguati ai flussi di utenza – circa 45mila l’anno, con una media di 90-120 richieste giornaliere – stanze più consone e confortevoli per le degenze di Medicina d’Urgenza”.
“Finalmente – prosegue Ferrari – avremo un Pronto Soccorso degno di questo nome, una struttura capace di rispondere in modo efficiente al proprio territorio”. L’Ente di Palazzo Brusati ha inoltre deliberato 400mila euro per l’equipaggiamento del nuovo comparto operatorio del Ramazzini. Lo stanziamento consentirà non solo di ripristinare l’eccellenza del servizio chirurgico a seguito degli eventi sismici, ma anche di elevarne le prestazioni dotando di tecnologie di ultima generazione le quattro sale operatorie, in corso di realizzazione, progettate per una piena polivalenza specialistica. Una sala operatoria verrà accessoriata per l’esecuzione di interventi di traumatologia e protesica ortopedica, mentre le rimanenti tre sono state configurate per permettere qualsiasi intervento chirurgico, anche video assistito, e la possibilità di usare laser chirurgici.
“Le sale operatorie passeranno da 6 a 10 – sottolinea Martini – ciò consentirà di avere a disposizione spazi maggiori e, soprattutto, di sfruttare appieno le competenze dei professionisti che lavorano al Ramazzini anche in quelle discipline chirurgiche che, od oggi, non erano sufficientemente valorizzate. Il cantiere delle 4 sale è già in fase avanzata, a gennaio dovremmo poter procedere con i collaudi e l’allestimento tecnologico, anche grazie al prezioso supporto della Fondazione, necessari per la messa in funzione”.
Jessica Bianchi
 
 
Teresa Pesi, direttore dell’Ospedale di Carpi – Il punto sul Ramazzini
 “A sei mesi dal sisma continua il nostro lavoro per riportare alla normalità l’Ospedale di Carpi. Si tratta di un’attività corale che ha coinvolto e continua a coinvolgere numerosi soggetti e tantissime persone che, con ruoli e professionalità differenti, operano su vari fronti. Sono normalmente in funzione importanti reparti e servizi come il Pronto Soccorso, la Radiologia, il Day Hospital Oncologico, la Pediatria, l’Ostetricia, la Cardiologia, la Radioterapia. E’ ripresa l’attività anche della Medicina Interna e della Neurologia. A oggi, sono state riconsegnate quattro delle sei sale operatorie del vecchio comparto. Per la fine di novembre sarà possibile far rientrare l’Ortopedia. Entro la fine dell’anno è previsto il completamento delle altre due sale operatorie, saranno inoltre disponibili i locali che andranno a ospitare la Rianimazione, la Chirurgia, l’Urologia, l’Otorinolaringoiatria e l’Oculistica. Anche le quattro nuove sale operatorie, collocate sopra il Pronto Soccorso, sono in avanzato stato di realizzazione e la fine lavori è prevista per fine anno. Grazie alla Fondazione CRC potremo porre rimedio alle criticità maggiori del nostro ospedale, ovvero la carenza di spazi del Pronto Soccorso e l’inadeguatezza del comparto operatorio. Non posso far altro che dire grazie”.
 

 

 

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