Il rompicapo del nuovo assetto scolastico

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Dipanare la matassa non è facile: accanto ai vantaggi che la riorganizzazione della rete scolastica carpigiana porterà con l’apertura della nuova Scuola media a Cibeno sono emersi problemi e difficoltà che richiedono una soluzione. Finalmente si porrà fine al problema del sovraffollamento che ha conseguenze inevitabili sull’attività didattica. Sono undici le sezioni oggi presenti alle Medie O. Focherini e dieci quelle delle A. Pio: mancano gli spazi adatti per ospitare tanti alunni; sono stati sacrificati laboratori e aule di informatica; sono state create succursali ma si tratta di soluzioni tampone. Con l’apertura della Scuola media a Cibeno, si tornerà al numero, più sostenibile, di sei/sette sezioni per istituto. Il passaggio dalle Focherini e dalle Pio alla nuova scuola, nonostante sia nell’aria da tempo, oggi rivela però parecchie criticità, forse finora sottovalutate. Quante e quali sezioni sono destinate a migrare?
Alle Focherini, sin dal momento dell’iscrizione nel 2000, i corsi I, L, M sono consapevoli di essere ‘predestinati’: si tratta di sezioni formate, stradario alla mano, da alunni residenti vicino alla nuova scuola. Ospitati, per carenza di spazi, nella mensa delle elementari Saltini prima e nei container poi, aspettano solo la comunicazione ufficiale del trasferimento. Diverso il percorso della sezione H delle Focherini, individuata per il trasloco solamente in un secondo tempo: le famiglie non hanno ricevuto la comunicazione del possibile trasferimento al momento dell’iscrizione e non risiedono in prossimità della nuova scuola, ma vicino alle Focherini. I genitori, che sono venuti a conoscenza del loro destino a gennaio di quest’anno, si sono attivati per ribadire le loro ragioni davanti al preside Federico Giroldi, all’assessore Maria Cleofe Filippi e al provveditore di Modena Silvia Menabue, la cui opera di mediazione è stata fondamentale. Proprio in virtù della mancata comunicazione da parte della scuola alle famiglie, la Menabue, con il beneplacito della Filippi, ha acconsentito alla permanenza delle attuali classi della sezione H all’interno delle Medie Focherini, fino a estinzione, garantendo la continuità didattica. Mentre la futura prima classe della sezione H inizierà fin da settembre nella nuova scuola di Cibeno. Per una questione che si risolve ne restano altre da affrontare: è ancora nebbia fitta, infatti, sul destino delle sezioni G e L delle Pio. La riorganizzazione della rete scolastica prevede che vengano ceduti due corsi della succursale alla nuova secondaria di primo grado di Cibeno e il Consiglio d’Istituto delle Pio ha individuato, nella seduta di metà gennaio, i corsi G e L, sebbene non siano stati creati utilizzando il criterio della “vicinanza territoriale alla residenza”. In queste sezioni, infatti, ci sono alunni residenti in pieno centro storico, nella frazione di Santa Croce e nella zona dello stadio. Anche in questo caso non si è fatta attendere la reazione dei genitori che, non avendo ricevuto comunicazioni nè al momento dell’iscrizione nè nel corso degli anni successivi, hanno chiesto un’applicazione graduale delle norme previste dalla ristrutturazione della rete scolastica, ovvero coinvolgendo solo le prime del futuro anno scolastico. Il sondaggio indetto dalla scuola tra i genitori per definire una maggioranza, stando alle prime indiscrezioni, confermerebbe la volontà delle famiglie di restare nella succursale di Castelvecchio nonostante la prospettiva sia quella di dipendere comunque giuridicamente dal costituendo Comprensivo Carpi 3. Così il nuovo assetto scolastico somiglia sempre più a un rompicapo.
Sara Gelli