La nostra priorità? Sostenere le fasce deboli!

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“Credo di non poter essere smentito, affermando che, sia in termini di redditività che di patrimonio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi è una delle più in salute del nostro Paese”, ha dichiarato il presidente Gian Fedele Ferrari. Naturalmente, in un contesto di crisi economica pesantissima e di volatilità dei mercati finanziari, “occorre adottare un atteggiamento prudente sul fronte degli investimenti per salvaguardare il patrimonio dell’ente” e affidare così, nel 2014, ai nuovi organi dirigenti, una situazione patrimoniale sana e dalla discreta liquidità.
A decidere quali rischi correre e quali investimenti azionari fare sono “sono 16 persone. Abbiamo scelto una gestione collegiale – prosegue Ferrari – per evitare colpi di testa o il perseguimento di interessi personali e i risultati conseguiti sinora ci dicono che abbiamo intrapreso la strada giusta”. La Fondazione infatti, grazie a una costante analisi dell’evoluzione degli scenari finanziari che ha privilegiato il contenimento del rischio del portafoglio e all’attenta politica degli accantonamenti condotta nel tempo a tutela delle erogazioni future, nel 2012, è riuscita a sostenere la comunità, in particolare le categorie più fragili, erogando quasi 7 milioni di euro. “La nostra attività – continua Ferrari – ha privilegiato interventi dalla forte ricaduta sociale in risposta al protrarsi della crisi, attraverso il potenziamento del Fondo Straordinario Anticrisi, e ai devastanti eventi sismici del maggio scorso, sostenendo la ripresa e il potenziamento dell’Ospedale Ramazzini e provvedendo al consolidamento antisismico delle scuole, laddove i fondi pubblici erano inadeguati o la costruzione di nuovi edifici. Le azioni di taglio sociale sono ammontate a oltre 4 milioni, passando dal 55%, del 2011, al 67% del totale erogazioni”. Al segretario generale, Enrico Bonasi, il compito di illustrare nel dettaglio l’attività patrimoniale dell’ente: “nell’esercizio 2012, il patrimonio netto è salito a 319 milioni di euro, incrementato di 2 milioni rispetto al 2011. I fondi accantonati per la futura attività di erogazione ammontano a 16 milioni mentre i ricavi complessivi conseguiti si sono attestati sui 12. L’avanzo di esercizio ha raggiunto i 7 milioni di euro grazie a un’accorta conduzione della politica degli investimenti. Tale somma è stata destinata per 4.397.986 euro ai fondi per l’attività istituzionale, per 184.228 euro al fondo per il volontariato, per 1.409.912 euro alla riserva obbligatoria, al fine di tutelare il valore del patrimonio e di garantire l’attività futura della Fondazione, e per 1.057.434 euro alla riserva per l’integrità del patrimonio”. In un momento di tagli ingenti alle risorse pubbliche destinate ai Comuni di Carpi, Novi e Soliera e all’azienda sanitaria, l’azione della Fondazione si rivela sempre più determinante per salvaguardare servizi essenziali. E a chi avanza il dubbio che l’ente potrebbe fare ancor di più, magari tagliando i costi di gestione, Ferrari risponde laconico: “non siamo molto dispendiosi. Mi pare infatti che 430mila euro per tre organi (consiglio di indirizzo, consiglio di amministrazione e revisori dei conti) sia una cifra più che onesta. Non ci sono sperperi di denaro e non solo non abbiamo un autista, noi non abbiamo nemmeno un’auto…”.
Jessica Bianchi
 
 
Gli interventi maggiori

Tra le iniziative sostenute di maggior rilievo la costruzione del nuovo polo scolastico nella frazione di Cibeno (2 milioni di euro, 2011-2014), l’ampliamento della scuola materna di Budrione (410.000 euro, 2010-2012) oltre agli interventi a seguito del sisma su numerosi edifici scolastici (500.000 euro), la messa in sicurezza urgente dell’istituto Sacro Cuore e del centro giovanile Eden (150.000 euro) e lo stanziamento (1 milione 150 mila euro) per sostenere completamente la costruzione della palestra scolastica a disposizione di tutta la comunità dell’istituto Gasparini di Novi, che ha consentito di dedicare interamente le risorse dell’amministrazione comunale alla ricostruzione della scuola lesionata del sisma, la costruzione della Palestra scolastica di Rovereto (832 euro con Fondo Acri). E’ stato poi dato avvio al lavori di ampliamento e ristrutturazione del Pronto Soccorso (900.000 euro), finanziata l’intera dotazione tecnologica del nuovo comparto operatorio (400.000 euro) e sostenuto il potenziamento di numerosi reparti ospedalieri.