“Non facciamo confusione tra gli scopi dei vari tributi”

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“La Tares è un’imposta relativa alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti e la normativa attuale prevede che il gettito derivante serva a coprire le spese di raccolta e smaltimento. Ci tengo poi a sottolineare che ogni riduzione tariffaria  è totalmente a carico dell’ente locale e graverebbe quindi su tutti i cittadini.  La percentuale di guadagno dai video-poker riservata all’erario va invece alle casse dello Stato, quindi è da lì che dovrebbero essere intraprese iniziative per premiare i gestori di pubblici esercizi che rinunciano alle slot. Nutro qualche perplessità in merito al controllo capillare sul rispetto dell’impegno preso da parte degli esercenti”. Cinzia Caruso, assessore al Bilancio del Comune di Carpi, si dice scettica circa la possibilità di realizzare, anche alla Corte dei Pio, un’iniziativa simile a quella intrapresa da Soliera. “Sarebbe opportuna maggiore chiarezza sui tributi locali a tutti i livelli istituzionali, visto il livello di assoluta incertezza che li accomuna, tra Ici, Imu, Tari, Tasi, Trise e ora Iuc, gli enti locali sono in difficoltà e i cittadini ancor di più. Dato che la Tares è legata alla produzione dei rifiuti, in base al principio chi inquina paga, risulta poco comprensibile fare sconti, a carico di tutti i cittadini per incentivare pratiche che, con la produzione dei rifiuti, nulla hanno a che fare. Potrebbe essere interessante un’analisi a posteriori sull’esito di questa sperimentazione per vedere quanti esercenti hanno aderito perché già non avevano al proprio interno slot e si sono dunque impegnati a non averne in futuro, e quanti hanno invece deciso, avendole già installate, di toglierle.”. Caruso fa comunque notare come il Consiglio Comunale di Carpi abbia recentemente aderito, votandola all’unanimità, alla delibera che prevede l’adesione al Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, proposta dal consigliere Paolo Gelli (Pd). Si spera in ogni caso che, oltre ad aderire a campagne per modificare la legge a livello nazionale, cosa più che sacrosanta, la politica carpigiana e il Comune possano varare un nuovo Regolamento perché, fino a quando a Roma il vento non cambierà, sui territori la puzza potrebbe aumentare parecchio. 
M.M.

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