Un carpigiano conquista il Palio

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Il carpigiano Pompilio Bisi, con il suo Aceto Balsamico Tradizionale, si è aggiudicato il 49° Palio di San Giovanni con ben 317,708 punti.  Premiati nella cornice della Rocca Rangoni di Spilamberto anche gli altri 11 finalisti: al secondo posto si è classificato Gian Carlo Stermieri, sempre di Carpi, con 317,667 punti, al terzo Giorgio Guastella di Savignano sul Panaro con 315,625; seguono Ubaldo Stanzani di Castelfranco Emilia e Franco Mazzi di Modena, rispettivamente con 315,5 e 314,708.
Il primo classificato ha ricevuto in premio il diploma ufficiale della Consorteria e un cucchiaino d’oro per l’assaggio, oltre al “torrione d’oro” che viene consegnato, nella versione in bronzo, anche a  tutti gli altri 11 finalisti: si tratta di un bassorilievo che raffigura il torrione di Spilamberto. Tra circa una settimana, poi, per il vincitore arriverà il riconoscimento più importante: il Gran Maestro si recherà presso l’acetaia per marchiare a fuoco le botti con il logo della Consorteria.
Ecco la graduatoria ufficiale degli altri sette Aceti Balsamici Tradizionali finalisti: 6° Federico Montanari di Modena con 313,4 punti, 7° Sonia Apparuti di Castelvetro con 313,2 punti, 8° Giorgio Apparuti di Nonantola con 312,5 punti, 9° Gian Luigi Barbolini di Formigine con 312,3 punti, 10° Luigi Carrabs di Soliera con 312 punti, 11° Alberto Bergamaschi di Castelnuovo Rangone con 311 punti e 12° Romano Mattioli di Formigine con 310,7 punti.  Tra i primi classificati per Comunità è stato invece premiato l’aceto del carpigiano Stefano Bacchelli che si conferma ancora, dopo la vittoria nel 2006, come uno dei migliori  balsamici della nostra città. Bacchelli fa parte della Comunità carpigiana della Consorteria, è Maestro  assaggiatore e  coordinatore dell’Acetaia Comunale, possiede, insieme al fratello, un’acetaia a Cortile formata da 14 batterie.
L’acetaia familiare dei Bacchelli ha iniziato la sua vita per volontà del  padre Graziano che all’inizio degli Anni ’70 acquistò  qualche vasello di  rovere. Come tante altre acetaie modenesi è stata danneggiata nel 2012 dal
terremoto ma, con passione e competenza, è ora completamente risistemata.   
 

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