Uniti, manteniamo alta la guardia

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Moglia, Mantova, 5.500 abitanti. Ultima periferia lombarda. A un km il confine con L’Emilia Romagna. A quattro km il primo paese del Modenese, Novi di Modena. Quaranta km dalla città più vicina.
La zona è stata devastata dal sisma del 2012: “abbiamo perso Chiesa, Municipio, centro storico. Ci sono ancora 500 sfollati. Adesso vogliono costruire un Impianto per il trattamento dei rifiuti liquidi pericolosi e non.  Lo vogliono costruire a 490 metri dalle scuole elementari e medie, 250 dal campo sportivo. 200 dalla piscina e dal palazzetto dello sport.  In un raggio di 200 metri ci sono piccole aziende, case, bar, un panificio.  Per la Regione, questa è "un’area sostanzialmente industriale". Siamo a 20 km dalla più vicina caserma dei Pompieri, 30 dall’ospedale qualificato più vicino. E ci porteranno in paese 90.000 tonnellate all’anno di liquami, percolati di discarica, fanghi di verniciatura, scarti di lavorazioni farmaceutiche, scarti di zincatura, rifiuti industriali (in genere), fanghi contaminati da idrocarburi.
Li seccheranno, rivenderanno quel che resta e scaricheranno le acque di lavaggio in pubblica fognatura. Biologico, metalli pesanti, fenoli. Fanno circa 18 tonnellate di fanghi per abitante, all’anno. Quaranta camion al giorno. Per cinquant’anni, il tempo-vita dell’impianto”, raccontano gli aderenti al Comitato per l’Ambiente e la Salute di Moglia e Bondanello.
Il progetto incassa il parere negativo dell’Amministrazione Comunale e quello dell’Amministrazione Provinciale.
La regione mette a verbale i pareri negativi e approva la V.I.A. (verifica di impatto ambientale).
“Per loro, per i tecnici della Regione, va tutto bene. Anche se c’è stato il terremoto, anche se le tabelle sismiche sono cambiate. Anche se è a 490 metri dalla nostra scuola”, proseguono i cittadini.
“I termini per il ricorso contro la VIA sono scaduti. Il Comune ci appoggia, ma non ha strumenti, la Provincia ci appoggia, ma non ha strumenti.  L’amministrazione Provinciale deve concedere l’A.I.A. lo impone la legge.  Ci hanno concesso un ultimo rinvio, fino al 15 settembre 2015. Poi l’impianto si farà. 
Questi due mesi saranno indispensabili per migliorare ulteriormente le osservazioni fatte, richiedere nuove perizie e decidere quali dovranno essere i prossimi passi, In particolare ci consentiranno di portare la petizione e le firme raccolte – quasi 3.000 su poco più di 4.500 adulti maggiorenni residenti – all’attenzione dell’Amministrazione Regionale e del Presidente della Regione Lombardia. Vogliamo portargliele di persona. Vogliamo che si rendano conto che stanno per uccidere un paese.  Un paese che, magari non hanno mai sentito nominare, ma che esiste.  Una comunità che è sopravvissuta per più di mille anni, resistendo cocciutamente a carestie, alluvioni, epidemie, invasioni, aggrappata a una terra scura e fangosa, non può morire di burocrazia. Abbiamo ottenuto questo risultato esclusivamente perché ci siamo presentati uniti. Residenti, imprenditori, artigiani, commercianti. L’intero paese. Maggioranza e opposizione, Amministrazione Comunale e Commissione Ambiente della Provincia. Tutti hanno preso coscienza dell’impatto distruttivo che l’impianto avrebbe se fosse costruito lì dove vogliono costruirlo. Tutti hanno fatto la loro parte. E devono continuare a farla”. Il Comitato ringrazia la dirigenza dell’Asl per averne accolto le istanze in sede di conferenza dei servizi ed essersi assunta l’onere di effettuare un’analisi approfondita e completa dell’impatto sanitario che un impianto di questo tipo potrebbe avere sulla popolazione.
“Adesso si tratta di trovare le argomentazioni legali e amministrative che consentano, effettivamente, di impedire la costruzione dell’impianto. Non è facile ma ora abbiamo una possibilità.  Quando avremo salvato il paese, riprenderanno le normali regole della dialettica e della politica. Se falliamo, potrebbe non restare abbastanza “paese” da doversene preoccupare”.

Per saperne di più: Comitato per l’Ambiente e la Salute di Moglia e Bondanello – https://www.facebook.com/ambienteesalutemoglia2015

 

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