Il jazz che si fonde con la world music e con le atmosfere orientali, collegando luoghi e culture lontane che diventano sempre più vicine. Si presenta così Mappamondo, ultimo progetto che porta le firma di Enrico Zanella che il 9 giugno, alle 20,30 verrà presentato in anteprima nazionale presso la Cooperativa Nazareno nella città di Carpi, in cia Bollitora Interna, 130. Il disco si avvale della presenza di Giovanni Po alla chitarra ritmica, Matteo Zucconi al contrabbasso e Simone Valla al sax e clarinetto. Hanno partecipato, inoltre Andrea Burani alla batteria in “Il volo”, “ Save-tango”, “Mappamondo”, “III Sides of a Life”; Giorgio Nonnato alla batteria in “ Gianni”, “Lontano da dove?”; Max Fischer alle percussioni, Massimiliano Tagliata al bandoneon in “ Il volo -sound track version” e i membri dell’orchestra Cantieri d’Arte in “III Sides of a Life” (composta, arrangiata e diretta da Enrico Zanella). Una commistione di stili, di universi e di tradizioni: Mappamondo nasce proprio da questa ricerca si caratterizza di un sound unico ed avvincente ricco di molteplici sfaccettature, espressioni di culture e tradizioni. Il disco riflette, infatti, il pensiero concreto di un mondo che, benché diverso in ogni suo angolo, sta pian piano diventando sempre più piccolo con tempi e distanze che si annullano. Il progetto comprende sette composizioni originali, eseguite dall’Enrico Zanella Group, che permettono a chi le ascolta di poter viaggiare con la fantasia attraverso i luoghi più nascosti e disparati della Terra. In questo modo ci sarà tempo per ballare un Tango per “las callas espanolas”, per visitare i colorati mercati orientali percependone i profumi e le sensazioni, ci per tornare verso le atmosfere più lineari tipicamente occidentali.
"Mappamondo" in particolare, title track dell’album, rappresenta un vero e proprio viaggio che per certi versi avvicina le sonorità evocative tipiche dell’Oriente che stringono la mano al pragmatismo occidentale. Così il disco rappresenta un’esperienza unica ed irripetibile, una fusione di Jazz e World Music, frutto di un lungo e maturo percorso di crescita dell’artista. Come afferma lo stesso Enrico Zanella: “Il Mappamondo è un simbolo adatto ad esprimere “il senso di restringimento dei confini tra paesi anche molto lontani: un piccolo oggetto che permette con un solo colpo d'occhio la visione globale del mondo intero. Così, con mezzo giro di palla, mi ritrovo idealmente a fantasticare su un luogo che non ho mai visitato fisicamente ma ciononostante non mi sembra così lontano.”