Buona la prima!

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Uno straordinario e coloratissimo parco giochi all’aria aperta. Completamente trasformata, Piazza Martiri, grazie alla prima edizione della Festa del Gioco, voluta dall’Amministrazione Comunale, si è riempita del vocio di grandi e piccini. Un colpo d’occhio eccezionale capace di regalare grandi emozioni anche ai numerosi spettatori incuriositi dalla serietà dei bambini intenti a cimentarsi nei tanti giochi proposti dal Castello dei ragazzi. Azzecatissimo anche il tema della manifestazione: la robotica infatti, tra Robot Umanoidi, Droni, Stampanti 3D, Apine robotiche e altre meraviglie della tecnologia, ha letteralmente incantato i presenti. Il fil rouge della Festa è stato il Costruire e in particolare Costruire il futuro, tema centrale nell’educazione di bambini e ragazzi che ogni giorno sono impegnati nella ‘costruzione del Sé’ e nella costruzione delle relazioni con gli altri e col mondo. E dal ‘costruire il futuro’ il passo verso i temi dell’innovazione è spontaneo e passa anche da un rapporto giocoso tra gli uomini e le macchine. Accanto ai laboratori digitali, di robotica e dimostrazioni ideati, curati e condotti dalla Scuola di Robotica di Genova e dalla carpigiana La Tata Robotica di Enrica Amplo, fondamentali anche gli apporti delle scuole carpigiane: ragazzi e insegnanti hanno spiegato i progetti nati tra i banchi di scuola e condotto attività laboratoriali per coinvolgere i partecipanti. In occasione della due giorni Piazza Martiri e il Cortile d’Onore sono diventati una ludoteca gigante dove i bambini hanno potuto mettere le mani in pasta. Le  Floating architecture hanno dato ai piccoli la possibilità di correre a caccia di ombre colorate ma anche di rotolarsi, infilarsi, incastrarsi tra un salvagente e l’altro…  Nell’area analogica Lego, Playmobil, Bakoba, SNUG e Blocks Building hanno invece regalato ai piccoli la possibilità di cimentarsi anche nei giochi di ieri, di costruire e socializzare. Un’occasione preziosa per portare le famiglie in Piazza, per farle divertire insieme: un modo per ricordare come il gioco debba trovare un posto nella vita di tutti noi. Grandi e piccini. Perché come ha sottolineato Bruno Tognolini, l’Homo Ludens, l’uomo che gioca, è anche e soprattutto un Homo Faber, un uomo che attraverso il gioco costruisce il futuro.
J.B.

 

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