Un sognatore pragmatico

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Cambiano i tempi e muta il ruolo delle associazioni di categoria; ne è consapevole Confcommercio che sta andando oltre i servizi per puntare alla formazione. Mettersi in proprio e aprire un’attività, workshop che si è svolto nella sede di Carpi il 18 aprile, è un primo passo in questa direzione. 

“Ci crediamo molto – spiega il direttore Massimo Fontanarosa – e insieme al presidente Tommaso Leone stiamo portando avanti un progetto con le scuole perché per i ragazzi non c’è solo l’università, ma anche l’opportunità di fare impresa. Noi puntiamo alla formazione all’interno delle scuole e agli studenti, come a chi vuole iniziare o ampliare un’attività, vogliamo fornire persone competenti e capaci di indicare le cose da sapere e gli errori da evitare”. Con questo spirito è stato organizzato il workshop. Leone ha sottolineato che “il mercato c’è, bisogna saperlo leggere attentamente. Gli strumenti per poter operare con successo ci sono”, poi si è soffermato a parlare del settore che conosce approfonditamente, il franchising. Particolarmente interessante l’intervento dell’avvocato Massimiliano Mariani. Ha giustamente affermato che, in un contesto complesso, la capacità di analisi è fondamentale e che senza competenze e organizzazione non si va da nessuna parte. Si è soffermato sui punti di forza e sulle opportunità, senza dimenticare le debolezze e le minacce, che vanno valutate ancor prima di iniziare. Ha descritto come dev’essere l’obiettivo, “specifico, misurabile, attuabile, realistico e la tempistica deve avere un ruolo molto importante”. Insomma, un percorso chiaro, definito e tangibile.

Marco Rizzardi di Tecnocasa Industriale ha fatto esempi concreti:  “per un negozio – ha detto – la posizione è fondamentale, il passaggio è determinante, per questo spazi in Piazza Martiri costano tre-quattro volte quelli della via della Catena anche se in una decina d’anni la piazza ha perso l’80%. Inoltre la piazza – ha proseguito – è un mare aperto e in un mare aperto ci si può perdere. Molti spazi sono poi occupati da banche e da due farmacie, questo non aiuta il passeggio, dunque lo shopping”. Si è soffermato sull’importanza delle idee e del saper fare. “Sui tantissimi bar di Carpi,(280 tra bar, ristoranti, pizzerie, ndr) ne andranno bene una ventina e sono quelli che offrono qualcosa di particolare”. All’unicità si è rivolto Alessandro Zocca, web manager, che ha fornito alcune idee: “pizzeria per celiaci, hotel con la certificazione per la biancheria sterilizzata, ristoranti dog friendly” e altro ancora, insistendo sull’importanza della promozione che oggi non può prescindere dalla rete. “Va tenuto presente – ha puntualizzato – che oggi più del 55% delle persone vede il sito dal cellulare. La differenziazione è un plus necessario per avere successo e definire il proprio target, una delle cose più importanti da fare all’inizio”. Già, ma come si può iniziare se si ha un’idea ma non il denaro sufficiente per realizzarla? No problem, ci sono strutture come Cofiter, un Confidi che, chiarisce Barbara Arbizzani, “aiutano le aziende a chiedere un finanziamento bancario o, quando ci sono, i contributi”. Oggi fanno di più, infatti Cofiter ha iniziato a fare credito diretto. “Lo facciamo con rigore, con metodo scientifico e accompagniamo l’impresa nel perseguire la mentalità scientifica a cui crediamo moltissimo. Noi siamo diventati quasi una banca, ma non siamo i soli, ad esempio ci sono piattaforme in rete che bypassano gli istituti di credito”. Insomma, nessuno può godere per sempre di rendite di posizione. Importanti le cifre erogate: da 25mila euro per il microcredito a 100mila euro, naturalmente sempre e solo se si è convinti della bontà del progetto. Non mancano i no, per le prime imprese si aggirano sul 30-40%;  Arbizzani li chiama “punti di riflessione per l’imprenditore. Verificare che tutto sia sostenibile è una priorità”. Insomma, un’ancora, non uno stop definitivo. Tommaso Leone ha definito l’imprenditore “un sognatore”, ma se vuole esserlo veramente non può che essere “un sognatore pragmatico”.

A.B.