Indagata la madre del piccolo Nicolas

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La Procura di Modena ha conferito l'incarico per l'autopsia sul corpo di Nicolas, il bambino di quattro anni morto al Policlinico il 25 aprile, a causa delle conseguenze di quello che sarebbe stato un soffocamento. Gli accertamenti alla medicina legale del Policlinico sono stati avviati oggi, mercoledì 2 maggio. Secondo quanto si apprende, nel registro degli indagati è stata iscritta la madre, “come atto di garanzia dovuto in vista dell'esame”, spiega l'avvocato penalista Luca Brezigar, difensore della donna. “La Procura ha avviato le necessarie indagini per fare luce sulla vicenda ed escludere così anche ogni responsabilità della mia assistita in questa terribile tragedia”. La donna è stata indagata per il reato di omicidio volontario: “alzare l'asticella, serve alla Procura per utilizzare tutti gli strumenti di indagine a propria disposizione. Purtroppo anche in questa triste vicenda stiamo assistendo a una deformazione mediatica del processo che sta distruggendo la vita di una persona già colpita da un dolore indicibile. L'impressione è che si stia andando aldilà degli elementi tecnici che competono ai professionisti. L'iscrizione nel registro degli indagati non sempre parte da un sospetto degli inquirenti, bensì dalla volontà di chiarire i contorni di una tragedia e, pertanto, lo ribadisco, è un atto dovuto per far luce sulla vicenda. Io credo alla mia assistita”. A partire da domani, giovedì 3 maggio, si attendono i primi risultati dell'esame autoptico, prova regina per accertare le cause della morte del piccolo Nicolas.

Secondo la ricostruzione fatta dalla madre, una trentenne carpigiana, il bambino, lunedì 23, avrebbe ingerito un giocattolo mentre si trovava in compagnia proprio della donna in una zona verde nelle campagne di Limidi di Soliera. La mamma ha poi portato il figlioletto al pronto soccorso dell'ospedale di Carpi dove è stato rianimato e trasferito al Policlinico ma, per lui, non c'è stato nulla da fare. Le indagini, lo ricordiamo, sono in mano ai Carabinieri della Compagnia di Carpi che mantengono il più stretto riserbo.

J.B.

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