La Giunta accorre in difesa degli edicolanti e lancia loro una proposta: più servizi in cambio di un deciso taglio della Cosap. “Le edicole costituiscono un imprescindibile punto di presidio del territorio – ha sottolienato l’assessore Cesare Galantini – nonché di riferimento per la comunità. Quello che stanno attraversando è un momento di profonda crisi e, pertanto, per tentare di dare ossigeno alle attività ubicate nei chioschi (12 delle 27 presenti in città), abbiamo previsto per loro una riduzione della Cosap, Canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche, pari a 500 euro. In cambio chiediamo agli edicolanti di trasformarsi in veri e propri centri di servizi per il cittadino, vendendo i titoli di viaggio del trasporto pubblico e diffondendo il materiale istituzionale e promozionale dell’Amministrazione Comunale”.
La misura è sperimentale e riguarda l’anno in corso ma in programma vi sono anche altre azioni da mettere in campo. In giro per l’Italia, infatti, sono numerosi i Comuni che hanno demandato agli edicolanti alcuni servizi in capo all’Anagrafe: “stiamo valutando la possibilità di ampliare la gamma di servizi offerti dalle edicole così come l’estensione di misure analoghe a favore di quelle collocate dentro a locali commerciali”, assicura il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli.
“Questo – gli fa eco Giuliano Barbieri, responsabile provinciale SINAGI-Cgil – è un accordo importante considerato lo stato di grave crisi in cui versa l’intero settore che ogni anno registra un alto tasso di chiusure (a Carpi, lo scorso anno, ha chiuso quella di via Lenin ma in tutta la provincia sono state 18 ad abbassare la propria serranda). La nostra speranza è che ogni edicola possa implementare il numero di servizi offerti. I colleghi di Modena, ad esempio, che possono emettere certificati anagrafici, in soli due mesi ne hanno prodotti ben 520. La nostra lotta continua”.
J.B.