La Biblioteca si rifà il look ma manca personale

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“Il progetto di riqualificazione c’è e una volta affidati i lavori, la Biblioteca Loria inizierà a cambiare i propri connotati”. Questo scrivevamo nel novembre dello scorso anno. Tutto pareva pronto ma, di cantieri, in biblioteca, non v’è nemmeno l’ombra. Cos’è cambiato? Perché il progetto affidato ad Alterstudio srl di Milano si è arenato? “Nulla è cambiato – assicura l’assessore alla Cultura, Simone Morelli – il progetto esecutivo è già stato inserito nel Piano degli investimenti, ora siamo a gara per appaltare i lavori e confidiamo di poter iniziare il cantiere entro la fine dell’anno”. A essere completamente ripensato sarà il piano terra. L’atrio ospiterà le novità librarie mentre, a fronte del calo importante di video, cd e dvd, verrà ridimensionata la zona dedicata al multimediale per ricavare sezioni tematiche di libri di narrativa e saggistica di interesse allargato, oltre a una sezione ad hoc per gli over 14, collocata accanto a quella dei Fumetti. Anche gli spazi diverranno flessibili e polifunzionali, con scaffali su ruote, maneggevoli e facilmente spostatibili per far posto a eventi e a gruppi di lettura. Una riorganizzazione, questa, precisa Morelli, che rientra in un “ripensamento dell’intero sistema culturale carpigiano. L’idea di fondo è infatti quella di creare una connessione, una continuità forte tra i due poli bibliotecari, ovvero la Loria e il Falco Magico e, al contempo, operare una riqualificazione per rendere gli istituti maggiormente accessibili, fruibili e innovativi”. In un’era completamente digitalizzata, il futuro delle biblioteche è tutt’altro che scontato e, come aveva sostenuto la direttrice, Emilia Ficarelli, “la sfida è quella di evolversi per rispondere alle nuove esigenze degli utenti. La nostra dovrà diventare sempre più una biblioteca di servizi, mentre la figura del bibliotecario dovrà essere sempre più quella di un mediatore. Un consulente preparato e capace di dispensare il giusto consiglio a fronte di un’offerta ormai smisurata”. Il tema delle risorse umane però rappresenta un punto dolente dal momento che, come ammette l’assessore Morelli, “alcune persone sono andate in pensione e non sono state rimpiazzate e alcuni contratti a tempo determinato sono purtroppo giunti al termine”. Le difficoltà maggiori si registrano soprattuto al front office poiché la gestione di nuovi servizi, come l’introduzione degli ebook ad esempio, comporta un allungamento dei tempi di risposta. Una carenza di personale con la quale “nel medio periodo dovremo fare i conti – aggiunge Simone Morelli – soprattutto in vista della restituzione alla città di parte del patrimonio culturale, ovvero Torrione e Pinacoteca. Chi se ne farà carico? Chi li gestirà? Il Comune? Un soggetto terzo? Una fondazione? Le ipotesi sono numerose e la discussione aperta”.

Jessica Bianchi

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