L’artigianato riciclato va in scena a Recuperandia

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Noi duri, in fondo siam dei puri, ne facciamo un po’ di tutti i colori, noi duri. La famosa canzone di Fred Buscaglione ha dato il nome al nuovo progetto Noi duri! Nuove Generazioni all’opera, promosso dall’Associazione Porta Aperta di Carpi e co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna: “mentre questa idea prendeva forma – spiega Valentina Pepe, responsabile Area Progettazione Porta Aperta Carpi – le parole di Buscaglione continuavano a risuonarmi nella mente. Ci sono tanti ragazzi che hanno molteplici potenzialità e sono animati dal desiderio di mettersi in gioco nonostante gli adulti o la società li considerino degli scansafatiche o dei bamboccioni.  Ecco, questo progetto è nato anche – e soprattutto – per loro, la cosiddetta generazione Neet”. Dedicato ai ragazzi dagli 11 ai 24 anni, Noi Duri si pone l’obiettivo di creare concrete e stimolanti opportunità educative e per il tempo libero per i giovani, compresi quelli a rischio dispersione scolastica, ovviamente nel segno del recupero, parola chiave per Recuperandia, tempio cittadino del riciclo, nonché sede dei laboratori. “I corsi tenuti dai nostri volontari – prosegue Valentina – sono aperti a tutti i ragazzi interessati alle tematiche dell’ambiente e del riuso. Le iscrizioni, infatti, potranno essere fatte attraverso le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e, per la prima volta, contattando direttamente Porta Aperta Carpi”. I laboratori di artigianato riciclato, pomeridiani e gratuiti, saranno tre: “sartoria e i due evergreen falegnameria e riparazione di piccoli elettrodomestici. Tre occasioni per i ragazzi di creare oggetti con materiale riciclato. Di pensarli, cucirli, assemblarli partendo da materiali di scarto od oggetti non più funzionanti. Lavorazioni semplici, alla portata di tutti, che potranno essere ripetuti anche a casa, in famiglia. Ciò che conta, infatti, è trasmettere una filosofia legata al non spreco, promuovendo stili di vita maggiormente sostenibili e, al contempo, offrendo un’opportunità a chi, tra i banchi di scuola, fatica a trovare uno spazio o una fonte di realizzazione personale. Lavorare in gruppo, insieme ai compagni,  per un fine comune, infatti, può dare loro le motivazioni e gli stimoli necessari. Inoltre, questi laboratori, che strizzano l’occhio ai lavori del passato, stimolano non solo la creatività bensì contribuiscono a far acquisire una maggiore manualità: la speranza è che, grazie agli insegnamenti dei nostri abili volontari, anziché gettare un oggetto rotto i ragazzi si cimentino nella sua riparazione”, sorride Valentina. Porta Aperta Carpi, poi, all’interno del progetto Noi Duri, attiverà, per una decina di ragazzi, percorsi personalizzati di alternanza scuola/lavoro. “I profili tra cui scegliere – conclude Valentina Pepe – sono tre (commesso, segretariato e addetto al magazzino) e si rivolgono perlopiù a studenti in difficoltà, quelli che le aziende faticherebbero a seguire costantemente. Da anni li accogliamo a Recuperandia ma vorremmo fare ancor di più”.
Jessica Bianchi