Gli studenti universitari americani per un mese nelle scuole e nelle famiglie di Carpi

Il progetto “American Universities and Carpi Schools” di Victoria Languages and Cultures premiato internazionalmente (e unico nel suo genere) porta universitari di Scienze dell’Educazione americani per la 23esima volta.

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Sono ritornati studenti e docenti della University of Kansas e University of Missouri per la 23esima edizione dell’esperienza “American Universities and Carpi Schools” di Victoria Languages and Cultures. Il progetto premiato internazionalmente (e unico nel suo genere) porta universitari di Scienze dell’Educazione americani e li inserisce per un mese nelle scuole e nelle case di famiglie della nostra città. Quest’anno parteciperanno 18 studenti che affiancheranno insegnanti delle scuole d’infanzia comunali, delle scuole primarie e secondarie del Comprensivo Carpi 2 e Carpi 3, dell’Istituto Sacro Cuore, Scuola elementare Radice, Meucci e Fanti. Saranno accompagnati dalla sempre entusiasta prof.ssa Barbara Bradley che porterà anche tre nuove colleghe: la prof.sa La Voy, la prof.sa Summers Rocha e la prof.sa Wright.

“Queste esperienze – scrive il Victoria Languages and Cultures – hanno per noi, e la comunità che ha contribuito a sviluppare questa esperienza, un enorme valore umano e professionale; ci hanno permesso di crescere in tutti i sensi e ci hanno aiutato a creare amicizie e progetti lavorativi davvero significativi per i nostri bambini ed insegnanti. Chiunque sia stato coinvolto sa di cosa stiamo parlando: maggio diventa un mese intensissimo, ma che fa brillare gli occhi e battere il cuore, comprendendo maggiormente le similitudini e le differenze di due Paesi così distanti tra loro.

Saremo orgogliosi di far conoscere loro la nostra città e la sua storia, dopo che avranno ricevuto il benvenuto da parte dell’amministrazione comunale. Godremo della loro compagnia, portandoli in pizzeria, ad assaggiare il loro primo spritz, lo gnocco fritto e le tigelle, oltre ad essere con loro il primo giorno di shopping in città. Sentiremo l’emozione del loro primo giorno di scuola italiana, insieme all’entusiasmo dei bambini italiani che mostrano a tutti come è semplice e diretta l’inclusione. Seguiremo il loro percorso con gli insegnanti italiani, che con il sorriso si metteranno in gioco insieme alle classi che partecipano, per conoscersi reciprocamente ed imparare gli uni dagli altri. Ragioneremo insieme a loro su come aiutare bambini, anche delle scuole dell’infanzia, a capire un libro in inglese, spiegando alle tirocinanti americane, che vengono da una didattica completamente diversa, l’immenso valore dei progetti che si portano avanti nelle nostre scuole.

Saremo soddisfatti, ma anche un po’ tristi, alla loro partenza, il 29 maggio, quando si abbracceranno con i loro “fratelli e sorelle italiani”, dicendosi arrivederci”.

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