I valori frutto della Resistenza devono essere comuni

Non basta fare memoria. “Occorre vivere oggi le conquiste fondamentali di allora: l’antifascismo rivive oggi nei rapporti umani e nel rispetto delle idee” ha detto il Sindaco Bellelli. GUARDA TUTTE LE FOTO

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ph Fabrizio Bizzarri

Sventolano le bandiere italiane, europee, il tricolore con la stella rossa partigiana e ce n’è una di un nostalgico della falce e martello ma è il 25 Aprile di tutti quello che ha riunito in Piazza Martiri donne e uomini, giovani e meno giovani e “la presenza di tutte le forze politiche” ha esordito il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli introducendo il suo discorso per l’ultima Festa della Liberazione del suo mandato. Insomma, i valori del 25 Aprile devono essere comuni, a partire da quelli che hanno ispirato la nostra Costituzione, frutto della Resistenza antifascista che non è stata solo comunista.

Con la luce di quel 25 Aprile di 79 anni fa guardiamo ai nostri giorni, alle guerre atroci e al terrorismo, al sogno di liberazione che anima l’umanità, alle nuove generazioni chiedendoci quale è la nostra resistenza oggi? Il coraggio di persone che hanno affrontato il regime, sacrificato la propria vita per la libertà del proprio Paese è un esempio per tutti e, in particolare, per le future generazioni.

Il Sindaco Bellelli si riferisce all’antifascismo che ha garantito non la libertà ma la liberazione della dittatura e dall’invasore ringraziando i partigiani che ci hanno lasciato in eredità una libertà fatta di regole che è la base della democrazia scritta nella Costituzione italiana”.

Non basta fare memoria. “Occorre vivere oggi le conquiste fondamentali di allora: l’antifascismo rivive oggi nei rapporti umani e nel rispetto delle idee”. Cita Sandro Cabassi, “che indottrinava i contadini perché. Credeva in un mondo migliore ha pagato con la vita. Quando deponiamo i fiori lo facciamo per tutti gli antifascisti”.

Infine, “dopo dieci anni, lascio una comunità che sa il valore dello stare insieme” conclude il Sindaco Bellelli. Le strumentalizzazioni a fini politici invece non facilitano l’elaborazione del passato e avvelenano il clima. Il Paese non ne ha bisogno.

S.G.

 

 

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