Al posto della Lugli Imballaggi sorgeranno 20 villette

In via Tre Ponti, 9 al posto dell’ex fabbricato industriale dismesso della Lugli Imballaggi sorgeranno una ventina di villette a schiera, con una riduzione della superficie complessiva edificata da 4.500 a 2mila metri quadri. Il permesso di costruire in deroga alla strumentazione urbanistica, poichè prevede una riorganizzazione della viabilità e il tombamento del tratto a cielo aperto del Canale della Pila, ha passato il vaglio del Consiglio Comunale, poichè ritenuto un “pregevole esempio di rigenerazione urbana che non va ad intaccare ulteriore suolo vergine”.

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Scatto aereo di Fabrizio Bizzarri

In via Tre Ponti, 9 al posto dell’ex fabbricato industriale dismesso della Lugli Imballaggi sorgeranno una ventina di villette a schiera, con una riduzione della superficie complessiva edificata da 4.500 a 2mila metri quadri. Il permesso di costruire in deroga alla strumentazione urbanistica, presentato dell’adozione del Pug, ha passato il vaglio del Consiglio Comunale, poichè ritenuto, come hanno sottolineato i consiglieri di Maggioranza e Opposizione, da Borsari (Pd) a Medici (Movimento 5 stelle), come un “pregevole esempio di rigenerazione urbana che non va ad intaccare ulteriore suolo vergine”. La deroga inerente il progetto che prevede l’abbattimento dello stabilimento “dismesso da anni e in stato di degrado”, ha spiegato il dirigente Renzo Pavignani, riguarda perlopiù “la riorganizzazione della viabilità” in loco, essendo “in corso la redazione del progetto di fattibilità relativo alla risoluzione del nodo viabilistico di via Roosevelt all’intersezione con Tre Ponti e Manzoni, con l’ipotesi di superamento della barriera ferroviaria attraverso la realizzazione di un sottopassaggio. Pertanto abbiamo chiesto all’attuatore di non procedere con un accesso carrabile da via tre Ponti poiché in quella posizione, stando alla progettazione di Rfi, è previsto l’abbassamento della sede stradale per arrivare poi al sottopasso. L’attuatore dal canto suo ha quindi individuato l’accessibilità carrabile dal prolungamento di via Rebucci, intervento che richiede una deroga alla destinazione di questa porzione su cui insiste il canale della Pila”. L’intervento più significativo sarà proprio quello legato al tombamento del tratto di canale a cielo aperto, “dove peraltro – aggiunge Pavignani – esistono da tempo problematiche di carattere igienico – sanitarie legate a cattivi odori e alla presenza di roditori. In accordo col Consorzio della Bonifica, proprietario del canale irriguo, è stato quindi concordato il tombamento, a carico in buona parte del soggetto attuatore, e la realizzazione di una fascia di collegamento con tanto di pista ciclabile e verde pubblico”. Unica criticità messa in evidenza dal consigliere Bonzanini (Lega) è stata la futuribile ripercussione “negativa in termini di volumi di traffico sulle vie Tre Ponti e Roosevelt anche in vista dei nuovi insediamenti che verranno realizzati nell’Oltreferrovia”. Ipotesi smentita da Pavignani: “il traffico indotto da questa trasformazione sarà molto contenuto poichè legato solo a funzioni residenziali e quindi non genererà problemi all’intersezione”. Staremo a vedere.

Jessica Bianchi