Il Comune abbatte un albero secco e lascia il ceppo: “non ci sono né i mezzi né le risorse per rimuoverlo”

“Al momento - risponde l’ufficio del Verde Pubblico - non ho nessun mezzo per estirpare il ceppo, e non so nemmeno quando ci saranno i fondi per far intervenire una ditta esterna munita di fresaceppi”. Il protagonista della vicenda? Un albero posto in un’aiuola pubblica a Fossoli. “Non pensavo che il Comune di Carpi fosse così malridotto da non poter far fronte alle spese legate alla rimozione di un ceppo ma quel che più mi amareggia è la scarsa considerazione di noi cittadini”, spiega una nostra concittadina.

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Una buona Amministrazione è quella che si mette in ascolto dei cittadini, intervenendo laddove qualcosa non va. E poco importa che il problema denunciato sia più o meno rilevante perchè la cura di una città passa anche – e soprattutto – per la manutenzione delle piccole cose.  

La segnalazione arrivata in Redazione da una nostra concittadina, dopo un carteggio mail durato mesi con l’Ufficio del Verde di Carpi, è emblematica: “ho più volte ribadito che se il Comune non fosse intervenuto mi sarei rivolta alla stampa e così ho fatto perchè sono stanca di non avere risposte concrete. Meno male che Carpi si vuole distinguere come città green”.

Il protagonista della vicenda, iniziata nel novembre 2022, è un albero posto in un’aiuola pubblica in via Gilioli, a Fossoli. “Alla fine dello scorso anno scrissi all’ufficio competente per segnalare le pessime condizioni in cui versava, unitamente ad altre due piante della via. La risposta fu lapidaria e mi venne detto che la sofferenza degli alberi era legata allo spazio insufficiente delle aiuole e, probabilmente a un’operazione di capitozzatura eseguita non certo dal Verde Pubblico e che l’unica soluzione era la concimazione”. 

Due piante si sono riprese mentre la terza si è seccata: “a quel punto ho scritto nuovamente affinché il Comune provvedesse dapprima al taglio e, successivamente, a una nuova piantumazione. A maggio 2023 mi fu assicurato l’abbattimento ma mi dissero che la sostituzione sarebbe stata difficile perché l’aiuola è insufficiente per contenere una pianta ad alto fusto, così come un arbusto o una siepe”. 

La motivazione addotta dal Verde Pubblico a luglio non lascia spazio a dubbi e fa rima con la mancanza di fondi: “lo sviluppo – ndr di una siepe – invaderebbe sia il marciapiede che i parcheggi in strada e saremmo costretti a effettuare manutenzioni frequentemente, e al momento non vi sono né personale né risorse”.

Una risposta “inaccettabile”, prosegue la cittadina, “dal momento che in aiuole simili sono stati piantati degli alberi”. Dell’esemplare rinsecchito ora non è rimasto che un ceppo alto una quarantina di centimetri, ma “per poter ripiantare qualcosa nell’aiuola a mie spese, vista la povertà del mio comune, è necessario che venga rimosso, unitamente all’apparato radicale”. 

Una richiesta che, dopo aver ignorato per mesi, ora l’Ufficio Verde ha rispedito al mittente: “al momento – risponde l’ufficio pubblico il 18 settembre – non ho nessun mezzo per estirpare il ceppo, e non so nemmeno quando ci saranno i fondi per far intervenire una ditta esterna munita di fresaceppi”. 

Esasperata la signora, in data 24 settembre, ha scritto anche al sindaco Bellelli e all’assessore Righi: “Resta inteso che siete cordialmente invitati a casa mia per un caffè, con vista sul ceppo rinsecchito…” ha chiosato ironicamente al termine della mail rimasta sinora senza risposa. 

“Non pensavo che il Comune di Carpi fosse così malridotto da non poter far fronte alle spese legate alla rimozione di un ceppo ma quel che più mi amareggia è la scarsa considerazione di noi cittadini”, conclude la signora. 

J.B.

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