L’autoscala dei Vigili del Fuoco di Carpi va a Piacenza e la politica resta con le mani in mano

L’autoscala è un mezzo fondamentale: la provincia di Modena deve poterne avere due. Sempre. La politica si assuma le proprie responsabilità. Si mobiliti, alzi la voce. Insomma faccia qualcosa per proteggere i propri pompieri e i propri cittadini. Che altro compito dovrebbe avere se non questo? Inutile definirli eroi se poi si resta con le mani in mano mentre vengono privati sistematicamente dei mezzi necessari per lavorare in sicurezza. I Vigili del fuoco meritano di più, i cittadini di questo territorio pure.

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Piacenza. E’ questa la nuova destinazione dell’autoscala dei Vigili del Fuoco di Carpi: rientrata “a casa” da Bologna alla fine del mese di marzo, il mezzo di soccorso avanzato, indispensabile per operare in sicurezza ai piani alti, è migrato ancora una volta verso altri lidi. Ormai seguirla in giro per la Regione – e non solo – è diventata un’impresa tanto ardua quanto grottesca. E ci sarebbe da ridere se solo la situazione non fosse potenzialmente tanto drammatica. 

Il distaccamento di Carpi copre un territorio di circa 340 chilometri quadrati e un bacino di utenza di 125mila persone, lasciarlo senza autoscala significa a tutti gli effetti mutilarlo, privandolo degli strumenti necessari per intervenire in modo tempestivo ed efficace nel caso si verifichino incendi in altezza. 

Seconda autoscala in servizio in tutta la provincia, quella di Carpi non può continuare ad andare a mettere pezze altrove lasciando un territorio che si estende da Pievepelago a San Martino Spino con un solo mezzo di questo tipo.

La nostra città ha un patrimonio immobiliare costituito da un alto numero di condomini di notevoli dimensioni: qualora si dovessero verificare due incendi ai piani alti in due punti lontani della provincia, chi si assumerà la responsabilità di scegliere dove indirizzare l’autoscala? E se i mezzi dei comandi vicini fossero già impegnati altrove cosa diremo ai cittadini in attesa dei soccorsi?  Chi sarà disposto ad accollarsi “la colpa” di una tragedia annunciata? 

Il Corpo dei Vigili del Fuoco, insostituibile punto di riferimento del sistema nazionale di emergenza, soccorso e pronto intervento è sempre più afflitto da carenze d’organico, scarsa retribuzione e mezzi obsoleti. Eppure, nonostante le innumerevoli difficoltà da affrontare, i pompieri non si arrendono mai ed è proprio per questo che si sono ritagliati di diritto un posto nel cuore di tutti gli italiani.

Domiamo le fiamme, doniamo i cuori è il motto del Corpo, ma coraggio e spirito di abnegazione non sono sufficienti. Occorrono mezzi e garanzie per proteggere questi uomini e queste donne, per dare loro tutti gli strumenti per operare al meglio. La battaglia dei Vigili del Fuoco deve essere anche la nostra perché le loro condizioni di lavoro si riflettono sulla salute e sulla sicurezza di chi viene soccorso. Noi.

Baluardo insostituibile nel soccorso d’emergenza, i Vigili del Fuoco meritano di più.

L’autoscala è un mezzo fondamentale: la provincia di Modena deve poterne avere due sempre. 

La politica si assuma le proprie responsabilità. Si mobiliti, alzi la voce. Insomma faccia qualcosa per proteggere i propri pompieri e i propri cittadini. Che altro compito dovrebbe avere se non questo?

Inutile definirli eroi se poi si resta con le mani in mano mentre vengono privati sistematicamente dei mezzi necessari per lavorare in sicurezza. I Vigili del fuoco meritano di più, i cittadini di questo territorio pure. 

Jessica Bianchi