Oltre 28mila firme per rendere Traversa San Giorgio più sicura: “Anas deve ascoltarci”

28.154. Sono le firme raccolte in poco più di due settimane dal 20enne Niccolò Manicardi dopo la pubblicazione di una petizione on line sulla piattaforma change.org per migliorare la viabilità di Traversa San Giorgio. “So che il sindaco ha già scritto più volte ad Anas ma io non ho alcuna intenzione di mollare e sto cercando i canali giusti per poter avere un appuntamento presso la sede emiliana dell’ente a Bologna. Ciò che mi risponderanno non lo diranno solo a me ma anche alle oltre 28mila persone che hanno firmato”.

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Alessandra Arletti e via Bassa all'incrocio con Traversa San Giorgio

28.154. Sono le firme raccolte in poco più di due settimane dal 20enne Niccolò Manicardi dopo la pubblicazione di una petizione on line sulla piattaforma change.org (https://www.change.org/p/migliorare-via-pedonale-in-traversa-san-giorgio-a-carpi-percorso-della-salute) per migliorare la viabilità di Traversa San Giorgio. Un numero che continua a crescere ora dopo ora: “non avrei mai immaginato di riuscire a ottenere un risultato simile. Sono stupito di come la città si sia mobilitata per tentare di spingere Anas a fare qualcosa e a rendere finalmente quell’asse viario più sicuro. Quasi la metà dei carpigiani ha firmato, di fronte a questi numeri Anas non potrà voltarsi dall’altra parte e far finta di nulla”.

Niccolò Manicardi

Troppi i pedoni travolti e uccisi su quella strada: “percorro Traversa San Giorgio sin da quando ero piccolo  – spiega lo studente universitario – e l’ho sempre vista punteggiata di fiori per commemorare le persone che lì hanno perso la vita. Quando ho saputo da una mia cara amica della morte di Alessandra Arletti, lo scorso 1° settembre, ho deciso che era ora di dire basta. Non si può morire così”.

Carpi ha chiaramente espresso il suo parere: la cittadinanza chiede a gran voce maggiore sicurezza in Traversa San Giorgio, anche in vista della prossima apertura del Parco SantaCRoce. “So che il sindaco ha già scritto più volte ad Anas ma io non ho alcuna intenzione di mollare e sto cercando i canali giusti per poter avere un appuntamento presso la sede emiliana dell’ente a Bologna. Ciò che mi risponderanno non lo diranno solo a me ma anche alle oltre 28mila persone che hanno firmato”.

Certo, va avanti Niccolò Manicardi, “la cosa migliore sarebbe la realizzazione di un sovrappasso ma ci accontenteremmo anche di un attraversamento regolato da semaforo a chiamata come quello di via Bollitora”.

Restare con le mani in mano è impensabile, “occorre correre ai ripari il prima possibile” conclude Niccolò, prima di dover piangere un’altra vittima di quella maledetta strada. 

Jessica Bianchi