Scatta lo sfratto per la palestra Omnia di via Eraclito

E’ partita la procedura di sfratto per la palestra Omnia di via Eraclito, 2 a causa dell’inadempienza della parte conduttrice dei locali. Dopo Motus - che fallì e chiuse i battenti all’improvviso dopo il sisma del maggio 2012 lasciando a bocca asciutta e senza rimborso decine di abbonati - ora anche per il club Omnia si profilano orizzonti bui. Grande lo sgomento del Csi Carpi che lì teneva i suoi corsi di nuoto.“Il Csi - spiega la referente Giuliana Gualdi - esce dall’acqua dopo 30 anni ma lo fa a testa alta. Siamo davvero affranti per i nostri operatori che da un giorno all’altro sono rimasti senza lavoro”.

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E’ partita la procedura di sfratto per la palestra Omnia di via Eraclito, 2 a causa dell’inadempienza della parte conduttrice dei locali Omnia. Dopo Motus – che fallì e chiuse i battenti all’improvviso dopo il sisma del maggio 2012 lasciando a bocca asciutta e senza rimborso decine di abbonati – ora anche per il club Omnia si profilano orizzonti bui. Grande lo sgomento del Csi Carpi che lì teneva i suoi corsi di nuoto.

“La comunicazione – spiega Giuliana Gualdi, referente del Csi Carpi – ci è arrivata da parte del conduttore Omnia nella giornata di ieri, 29 agosto, in concomitanza con l’apertura delle iscrizioni ai corsi. Una tegola che ci è caduta addosso all’improvviso, non ne avevamo avuto alcun sentore basti pensare che avevamo già versato un acconto della nostra quota di affitto per la stagione natatoria che si sarebbe aperta il 12 settembre”. Il Csi esce dall’acqua dopo “trent’anni. Siamo davvero abbattuti – prosegue Gualdi – perché se ce lo avessero comunicato prima ci saremmo potuti mobilitare per tentare di trovare una soluzione alternativa e, soprattutto, per cercare di ricollocare i nostri operatori. Cinque, sei persone con famiglie che da un giorno all’altro hanno perduto il proprio posto di lavoro. Sono davvero affranta per loro così come per i ragazzi di Omnia, i personal trainer e tutti coloro che in quella sede avevano la loro attività, come il centro estetico da poco inaugurato”. Di acqua, a Carpi, per il Csi – già “sfrattato” dalla Piscina Comunale – non ce n’è e dunque al momento all’orizzonte non si profila la possibilità di organizzare i corsi. “Non abbiamo nessun abbonamento sospeso e stiamo comunicando alle famiglie quanto successo. Il Csi – conclude Giuliana Gualdi – esce dall’acqua a testa alta ma con profondo rammarico”.

Jessica Bianchi