Chiude la Palestra Gallesi, “il quadro, sul fronte impianti sportivi, è sconfortante”

“Nell'ormai ex Città dello Sport le strutture cadono a pezzi e, salvo qualche costoso cerotto, è evidente come a Carpi non esista la minima programmazione in materia di impianti indoor, strutture all'aperto e necessari ammodernamenti al patrimonio esistente”. A parlare è Giulio Bonzanini, capogruppo della Lega di Carpi.

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“Nell’ormai ex Città dello Sport le strutture cadono a pezzi e, salvo qualche costoso cerotto, è evidente come a Carpi non esista la minima programmazione in materia di impianti indoor, strutture all’aperto e necessari ammodernamenti al patrimonio esistente”. A parlare è Giulio Bonzanini, capogruppo della Lega di Carpi.

La notizia della chiusura della Palestra Gallesi, ultima in ordine cronologico dopo quella delle Scuole Focherini, pone i fruitori “nell’imbarazzo e nella difficoltà di dover rivedere completamente i piani di inizio stagione, col rischio di gravi ammanchi causati dall’ipotetica migrazione di atleti e tesserati. Questi danni economici e logistici a chi saranno addebitati? La miopia dell’Amministrazione – prosegue Bonzanini – continua a gravare non solamente sugli sportivi di oggi, ma anche e soprattutto su quelli di domani, sia che si tratti di discipline professionistiche (o comunque di vertice), che per dilettanti e amatori. A conclusione di questo quadro sconfortante, rimane in un limbo di incertezza anche la prospettiva di poter disporre sul nostro territorio di un vero Palazzetto dello Sport, del quale si sono completamente perse le tracce. Un silenzio imbarazzante, rotto dal Sindaco nelle scorse settimane solo per annunciarne la sostituzione con una palestra polifunzionale, comunque non adeguata e sufficiente alle esigenze di una comunità che si estende intorno ai 100mila abitanti”.

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