Emozioni in verde alla scuola primaria Giotto

Nel gazebo al posto dei libri ci sono piante e fiori da toccare, annusare, annaffiare e osservare: sono diventati il mezzo per educare alla responsabilità e all’esplorazione.

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E’ stato svelato in occasione della festa di fine anno il nome del progetto che ha arricchito l’offerta didattica della scuola primaria Giotto: Emozioni in verde. Il taglio del nastro lunedì 30 maggio è avvenuto alla presenza del Sindaco Alberto Bellelli e del dirigente scolastico del Comprensivo Carpi Centro Antonella De Ienner che ha sottolineato la possibilità di attivare nuove metodologie didattiche e strategie educative all’interno di questa speciale aula verde allestita nel gazebo, il cui acquisto è stato finanziato dall’Unione Terre d’Argine.

Le docenti della scuola primaria Giotto hanno trasformato questo spazio, concepito per fare lezione in sicurezza, in un ambiente di apprendimento fertile e multisensoriale. “Il gazebo – spiega Tiziana Pacella, referente del progetto – sono state collocate piante e fiori che sono diventati il mezzo per educare alla responsabilità e all’esplorazione”.

Qui i bambini imparano a osservare, rispettare l’ambiente, interrogarsi per conoscere la realtà che li circonda, “recuperando una dimensione di cui sono privati oggi a causa dei moderni ritmi e delle abitudini che portano a avere il più delle volte un approccio alla natura saltuario e approssimativo”.

Nel gazebo al posto dei libri ci sono piante e fiori da toccare, annusare, annaffiare e osservare: “le prime esperienze legate all’utilizzo di questo spazio consentono già di dire che i bambini quando entrano nel gazebo si rilassano” sottolinea Tiziana. “Apprendere in modo multisensoriale significa per esempio sperimentare la reale differenza tra un decilitro e un litro per annaffiare piante di cui si scoprono le differenze comprendendo che una pianta deve essere annaffiata tutti i giorni, mentre un’altra muore se riceve lo stesso trattamento”.

Esperienze vissute nel microcosmo che permetteranno ai bambini di allenare la responsabilità e il rispetto delle differenze.

L’impegno delle insegnanti è stato notevole e fondato sulla convinzione che coltivare è il gesto più antico che ha consentito di parlare di civiltà, coltivare a scuola è un’attività interdisciplinare e un’ occasione di crescita, coltivare un orto a scuola è coltivare saperi.

Sara Gelli

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