La fine dello stato d’emergenza non è un tana libera tutti!

Omicron c’è e ci accompagnerà ancora a lungo, pertanto la parola d’ordine, malgrado la road map dettata dal Governo per uscire dalla pandemia, deve essere buonsenso. Una linea prudenziale fortemente caldeggiata dal professor Andrea Cossarizza, immunologo e docente dell'Università di Modena e Reggio Emilia.

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Sia chiaro, la fine dello stato d’emergenza non è certo un tana libera tutti! Omicron c’è e ci accompagnerà ancora a lungo, pertanto la parola d’ordine, malgrado la road map dettata dal Governo per uscire dalla pandemia, deve essere buonsenso. Una linea prudenziale fortemente caldeggiata dal professor Andrea Cossarizza, immunologo e docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

“Questo è un virus respiratorio che circola nell’aria quindi indossare la mascherina  consente una maggiore protezione. In questi due anni le persone hanno appreso quali sono i metodi per difendersi e io credo che sarebbe opportuno, almeno per un po’ e anche dopo il 30 aprile, continuare a usare la mascherina al chiuso, anche in considerazione dell’aumento dei contagi. Crescita di cui non abbiamo nemmeno l’esatta proporzione dal momento che vi sono persone che si scoprono positive con un autotesting e non lo segnalano. Probabilmente quindi la circolazione virale è più alta di quanto pensiamo. Il buonsenso è dunque fondamentale”.

Professore, con la fine dello stato di emergenza verranno eliminate le quarantene precauzionali, il green pass cesserà di essere obbligatorio dal 1° maggio, anche per i lavoratori… a fronte di questi cambiamenti è verosimile pensare a un nuovo picco tra la fine dell’estate e l’autunno? 

“Se allenti le regole è ovvio che ci sarà un aumento delle infezioni, questa è una previsione facile ma i vaccini stanno tenendo botta, dimostrando di funzionare bene nel proteggere dalle forme gravi. La percentuale straordinaria di italiani vaccinati sta facendo la differenza. Eliminare il green pass invece è una scelta che non condivido: è una sorta di regalo a chi non ha voluto vaccinarsi e questa cosa mi piace poco”.

Jessica Bianchi