“La fine dei lavori – ci aveva spiegato Stefania Ascari, direttrice del Distretto sanitario di Carpi nel luglio dello scorso anno – a cui seguiranno i collaudi e l’attivazione vera e propria della struttura, è prevista entro l’estate 2022”. Purtroppo però la consegna del nuovo stabile di viale Peruzzi in cui troveranno spazi più adeguati molti servizi come l’ambulatorio infermieristico, il Consultorio familiare con lo Spazio Giovani, l’ambulatorio di continuità assistenziale, una medicina di gruppo (siglato, nei giorni scorsi uno specifico accordo con la cooperativa Meditem), il Punto di Orientamento socio-sanitario, gli ambulatori per la gestione delle malattie croniche e il Centro Prelievi slitta ulteriormente, verosimilmente a fine 2022.
Che la Casa della Comunità di Carpi sia nata sotto una cattiva stella lo sappiamo da tempo.
La struttura avrebbe dovuto vedere la luce nel luglio 2020 e, invece, l’opera, ritenuta da Azienda Usl e Comune di Carpi di cruciale importanza per la qualità dell’offerta assistenziale rivolta ai cittadini aveva subito un lunghissimo stop a causa del fallimento, nel dicembre 2018, di Tes Energia S.r.l., capogruppo del raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario del bando per la costruzione. A quel punto il testimone era passato a Elettroservice Group srl, società facente parte del medesimo raggruppamento ma l’Azienda Usl era stata costretta a rescindere il contratto con la società a causa della perdita dei requisiti necessari. E così, dopo anni di cantiere al palo, si arriva al 2020 quando i lavori erano stati finalmente riaffidati a I.T.I. Impresa Generale S.p.A., seconda classificata alla gara d’appalto espletata nel 2018. Poi venne il Covid e i lavori si stopparono nuovamente. Ora i lavori sono ripresi ma una nuova ombra si allunga sul cantiere ovvero la difficoltà di reperire le materie prime. La saga continua.
Jessica Bianchi