Costa, “se oggi torniamo alla normalità dobbiamo ringraziare chi si è vaccinato”

Covid, risalgono i contagi ma non aumenta la pressione sugli ospedali e mentre ci avviciniamo a grandi passi alla fine dello stato d’emergenza, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ieri a Modena per un convegno all’Hotel Rua Frati, ha confermato al microfono di Giada Chiari, la road map per uscire dalla pandemia annunciata dal Governo.

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il sottosegretario alla Salute Andrea Costa

Covid, risalgono i contagi ma non aumenta la pressione sugli ospedali e mentre ci avviciniamo a grandi passi alla fine dello stato d’emergenza, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ieri a Modena per un convegno all’Hotel Rua Frati, ha confermato la road map per uscire dalla pandemia annunciata dal Governo.

Questi due anni di pandemia – ha sottolineato Costa – ci hanno insegnato come gli scenari possano cambiare rapidamente. Oggi però, rispetto a un anno fa, abbiamo il 92% dei cittadini italiani vaccinati e questo rappresenta senza dubbio un elemento di garanzia. Certo dobbiamo osservare con attenzione il trend dei contagi ma, fortunatamente, l’aumento a cui stiamo assistendo non si sta traducendo in un innalzamento della pressione ospedaliera. Abbiamo assolutamente bisogno che i nostri ospedali proseguano la loro attività ordinaria poiché questa è in grado di salvare vite umane e, inoltre, abbiamo un pregresso da recuperare poiché a causa della pandemia molti servizi ai cittadini hanno subito un ritardo”.

Parola chiave dell’uscita dalla pandemia sarà gradualità: “dopo due anni di regole e restrizioni, dopo che gli italiani hanno aderito alla campagna vaccinale – prosegue il sottosegretario – era giusto dare delle prospettive all’insegna della positività per poter ricominciare a guardare al futuro con maggiore serenità. Nell’allentamento delle misure verrà applicato il criterio della gradualità poiché in questo momento servono ancora tanta prudenza e responsabilità, le stesse dimostrate dai cittadini in questi due anni”. E sull’efficacia dell’introduzione del green pass, scelta pressoché unica nel panorama europeo e non solo, Costa non ha dubbi: “è stato uno strumento che ci ha permesso di raggiungere un risultato importante per quanto riguarda la campagna vaccinale ma ci ha anche consentito di continuare a tenere aperto il Paese. Ricordo che noi decidemmo di riaprire il 26 di aprile in un momento in cui il quadro era ancora molto complicato e i dati per nulla confortanti. Anche durante l’autunno quando altri paesi vicino a noi, come Austria e Germania, sono stati costretti a proclamare nuovi lockdown, l’Italia non ha più chiuso ed è stato merito anche del green pass unitamente a tutte le altre misure introdotte”. Il sottosegretario Costa non risparmia poi una stoccata a coloro che non hanno aderito alla campagna vaccinale: “ad oggi di fatto non vi erano restrizioni per chi si è vaccinato ma con la fine dello stato d’emergenza ridaremo spazi di libertà a coloro che hanno deciso liberamente, e sbagliando, di non vaccinarsi. Dobbiamo essere netti e chiari: se oggi torniamo alla normalità il grazie lo dobbiamo dire a chi si è vaccinato”.

E sulla necessità di effettuare nuove dosi di vaccino, Andrea Costa è laconico: “la scienza fa continuamente dei passi avanti, l’auspicio è quello di arrivare a un vaccino unico comprensivo di anti Covid e anti influenzale. Non parliamo quindi di quarte, quinte, seste dosi… bensì di un richiamo annuale che probabilmente dovrà essere fatto”.