Paolo e Orso, una storia a lieto fine

Per Orso, un meticcio di grossa taglia, di circa due anni, qualche mese fa si sono spalancate le porte del Canile di Carpi. Quando è entrato era molto diffidente e non sopportava la compagnia di altri cani. Quando il signor Paolo lo ha visto, è stato un colpo di fulmine. Orso però, abbandonato già una volta, non si fidava e allora Paolo si è recato in Canile per oltre un mese, quotidianamente. Al mattino e alla sera. Entrava nel box di Orso e gli si sedeva accanto. E così con tenacia e con l’aiuto dei volontari ha conquistato la sua fiducia.

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Quella di Orso è una storia a lieto fine, che rallegra il cuore, grazie all’amore e alla pazienza del signor Paolo. Ma ogni storia esige d’essere raccontata bene e quindi partiamo dal principio. Per Orso, un bellissimo meticcio di grossa taglia, di circa due anni, qualche mese fa si sono spalancate le porte del Canile di Carpi. In famiglia non c’era più posto per lui e quindi il proprietario lo ha portato nella struttura di via Bertuzza dicendo che l’animale stava diventando pericoloso.  “Non aveva mai portato un guinzaglio, si era abituato a stare chiuso in un recinto e dunque quando è arrivato qui era molto diffidente e non sopportava la compagnia di altri cani” racconta la responsabile Raffaella Benedusi.

Poi però è accaduto qualcosa di straordinario. Un incontro magico che ha rimescolato tutte le carte. “Quando il signor Paolo e la figlia sono venuti a trovarci – prosegue Raffaella – e hanno visto Orso è subito scattato qualcosa. Una sorta di colpo di fulmine. Paolo è stato convinto sin dal primo scambio di sguardi che Orso sarebbe diventato il suo cagnolone. E’ stato amore a prima vista”. Orso però, abbandonato già una volta, non si fidava e allora Paolo ha deciso di avvicinarlo poco alla volta. Un giorno dopo l’altro. “Si è recato in Canile per oltre un mese, quotidianamente. Al mattino e alla sera. Entrava nel box di Orso e gli si sedeva accanto. Una tenerezza infinita”, sorride Raffaella. E così ha conquistato la sua fiducia. Con tenacia e pazienza. Non ha mai mollato, fino a quando, passo dopo passo, col prezioso aiuto dei volontari del canile e delle loro indispensabili indicazioni, è riuscito a fargli indossare dapprima la pettorina, poi il guinzaglio e a portarlo a spasso. E poi, quando Orso è stato pronto, lo ha adottato, offrendogli una nuova e amorevole casa. “Tra Paolo e Orso – conclude la responsabile del Canile – è nato un bellissimo rapporto, si sono abituati l’uno alla presenza dell’altro, con lentezza e impegno. E’ veramente un piccolo miracolo”.

Jessica Bianchi