“Ad oggi sono state cablate circa 8000 unità immobiliari e il piano di adeguamento dovrebbe completarsi nel 2023”. A chiedere di fare il punto sullo stato dei lavori per la posa della fibra ottica è stato il gruppo consiliare della Lega per Salvini presentando un’interrogazione nell’ottobre scorso a cui ha dato risposta l’assessore comunale Riccardo Righi in Consiglio comunale nella seduta del 9 dicembre.
Per la posa dei cavi è stato necessario procedere con gli scavi lungo le strade cittadine dopodiché è stato utilizzato il cemento rosa per ricoprirli con il risultato che Carpi è rattoppata in rosa con interventi eseguiti a volte sommariamente ma fino alla conclusione dei lavori, ogni operazione di riasfaltatura integrale è impossibile.
Il piano di sviluppo complessivo, annunciato da Open Fiber nell’aprile scorso, prevede il collegamento di circa 23mila unità immobiliari della città attraverso un’infrastruttura in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) di circa 230 chilometri, che abilita una velocità di connessione fino a 1 Gigabit per secondo ottenendo prestazioni non raggiungibili con le attuali reti in rame o miste fibra-rame.
Essendo gli enti locali chiamati ai tavoli per restare aggiornati sui piani industriali e sulle modalità di esecuzione delle opere, il gruppo della Lega per Salvini costituito da Giulio Bonzanini, Federica Boccaletti e Antonio Russo, ha interrogato la Giunta comunale per sapere a che punto siano i lavori di installazione della fibra ottica sul territorio comunale e quale sia il termine stabilito e/o previsto.
“Sono state cablate – ha risposto Righi – circa 8000 unità immobiliari in FTTH (Fiber To The Home) e il piano di adeguamento dovrebbe completarsi nel 2023. In particolare al momento si è raggiunto la copertura delle zone industriali sul versante ovest e attraverso modalità FTTC (Fiber To The Cabin) è stato coperto tutto il territorio comunale ad esclusione della frazione di Migliarina che è in fase di ultimazione e della frazione di Cortile che per problemi strutturali non potrà essere coperta nel breve periodo, ma su sollecitazioni comunali dovrebbe rientrare nel piano di copertura delle aree bianche di infratel/openfiber dopo il 2023 (progetto italia a 1GB di Colao). Rimane poi parzialmente scoperta l’area più a nord di Carpi dove a causa della bassa densità abitativa e le grandi distanze tra le cabine e le unità immobiliari servirebbe un investimento non sostenibile dai gestori stessi. Per questi ultimi casi è comunque possibile usufruire di valide alternative quali la tecnologia FWA radiomobile fino a 30Mb in downstream”.
Se e quando si potrà adeguare il manto stradale, su sede sia viaria che ciclopedonale, talvolta compromesso in diversi punti della città e a carico di chi verranno realizzati i lavori?
“Tutti i ripristini sono e saranno a carico dei gestori e delle ditte da loro incaricate, l’amministrazione e gli stessi uffici tecnici stanno monitorando l’operato e segnalando puntualmente eventuali lavorazioni eseguite in modo parziale o errato sulle sezioni stradali. Le operazioni di ripristino riguardano sia il manto stradale o pedonale, sia la segnaletica orizzontale e possono avvenire anche a mesi di distanza dal primo intervento, a causa di tempi tecnici per un corretto ripristino o a causa di condizioni meteo avverse (ad es. durante il periodo invernale).
Dove, nello specifico, verrà realizzata la messa in opera di questa nuova tecnologia, tenendo conto delle esigenze delle Frazioni per diminuire il gap di servizi attualmente in essere?
“Tutto il territorio è previsto all’interno del piano di adeguamento dei gestori di rete, lasciando ad oggi discrezionalità sui tempi e sulla fattibilità per la sola frazione di Cortile”.
S.G.