Scuole e tracciamento: si può fare di più

La sensazione è che il tracciamento, nonostante i numeri della pandemia siano al momento sotto controllo, non sia tempestivo quanto dovrebbe. “I tamponi vengono effettuati nel primo giorno utile secondo la nostra organizzazione, generalmente nell’arco di uno o due giorni, certo con qualche eccezione”, riconosce il dottor Ferrari.

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dottor Davide Ferrari, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Modena

Sono 29 le classi sottoposte a quarantena nel modenese, di cui 5 nei servizi educativi 0-3, 2 nella scuola dell’infanzia, 13 nella scuola primaria, 5 nella scuola secondaria di primo grado e 4 nella scuola secondaria di secondo grado. A Carpi il focolaio più grave si è verificato alle Don Milani dove una sola classe è potuta tornare a fare lezione in presenza ma nell’occhio del ciclone sono finite anche le Margherita Hack, le Verdi e, ultima in ordine di tempo, la media Fassi dove, nonostante la prima positività sia stata rilevata lo scorso 30 ottobre, i docenti sono stati convocati soltanto ieri, mercoledì 3 novembre, per sottoporsi al tampone mentre per i ragazzi il molecolare è stato fissato per domani venerdì 5. 

Nel frattempo però è emerso il caso di un altro positivo nella medesima classe e pertanto, come previsto dall’attuale protocollo, è scattata la quarantena – e la Dad – per tutti. 

Il tampone di venerdì è per “liberare” i ragazzi vaccinati mentre quelli non vaccinati dovranno farne un altro “il prossimo 8 novembre per chiudere il periodo di isolamento qualora fossero negativi”, spiega il dottor Davide Ferrari, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Modena. “Abbiamo comunque detto ai genitori – prosegue – che l’appuntamento del 5 novembre resta valido per tutti nel caso vogliano usufruirne”.

La sensazione è che il tracciamento, nonostante i numeri della pandemia “siano al momento sotto controllo (Il 3 novembre 2021 in provincia di Modena c’erano 698 casi in isolamento domiciliare e 26 ricoverati. Il 3 novembre 2020 c’erano 3.569 casi in isolamento domiciliare e 304 ricoverati) seppur a fronte di un aumento della circolazione virale soprattutto tra i più giovani non vaccinati”, non sia tempestivo quanto dovrebbe. “I provvedimenti volti alla tutela dei ragazzi scattano con rapidità. I compagni di banco vicini al caso positivo sono posti immediatamente in quarantena mentre per gli altri si dispone la sospensione della didattica in presenza in attesa dell’esito del tampone. I molecolari vengono effettuati nel primo giorno utile secondo la nostra organizzazione, generalmente nell’arco di uno o due giorni, certo con qualche eccezione”, riconosce il dottor Ferrari.

Forse, sul fronte tempestività, si può fare di più. Famiglie e ragazzi di certo ringrazierebbero. 

J.B.

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