Viale Peruzzi, penseran mica di essere a Milano?

Sulla carta il progetto è ineccepibile, così come la ratio che vi sta dietro, ovvero rallentare la velocità delle macchine per ridurre l’incidentalità e favorire al contempo la mobilità alternativa. L'analisi del contesto però è un processo conoscitivo che un ente pubblico deve compiere nel momento in cui si accinge a realizzare un intervento. In caso contrario il rischio è quello di realizzare un’opera, come in questo caso, del tutto sovrastimata.

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In viale Peruzzi, dove transitano due linee di Arianna e dove sorge la stazione delle corriere, è spuntata la prima corsia preferenziale per il trasporto pubblico. L’introduzione della corsia dedicata agli autobus e alle biciclette – ma non c’è già una sicura ciclabile in sede separata rispetto alla strada, per quanto promiscua coi pedoni? –  sulla destra della carreggiata, fra l’intersezione con la Tangenziale Losi e via III Febbraio, in entrambe le direzioni di marcia, sta già creando qualche mal di pancia. 

Cosa succederà infatti quando ricominceranno le scuole e il viale tornerà a essere la consueta giungla di lamiera? Dove parcheggeranno i genitori in attesa dei figli, dal momento che non potranno sostare sulle corsie dedicate agli autobus? Il rischio non è forse quello di congestionare ulteriormente il traffico? 

Di certo l’obiettivo dell’Amministrazione di rallentare il traffico veicolare sarà pienamente centrato! Peccato che più code corrispondano a maggiori emissioni inquinanti. 

Sarebbe bello se gli studenti degli istituti superiori carpigiani si recassero a lezione in autonomia ma l’esperienza, purtroppo, ci racconta una storia ben diversa. E dunque l’interrogativo sorge: la creazione di due corsie dedicate per un trasporto pubblico che, ammettiamolo, a Carpi non è mai decollato, era davvero necessaria? I più soddisfatti, neanche a dirlo, saranno gli autisti dei mezzi pubblici i quali però dovranno prestare la massima attenzione poichè il timore è che su quelle corsie – che resteranno vuote per la maggior parte del tempo, considerato il cadenzamento del trasporto pubblico cittadino – qualche furbetto motorizzato vi si infili eccome! 

Le auto che si accalcano in viale Peruzzi alle ore di ingresso e uscita da scuola costituiscono da sempre un vero e proprio tappo alla circolazione ma questo intervento rischia di paralizzare ulteriormente la strada rendendola ancor più pericolosa per coloro che devono attraversarla. 

Col ritorno in classe, quando il caos è già annunciato, sarà presente la Polizia Locale a veicolare il traffico: sarà sufficiente? 

Sulla carta il progetto è ineccepibile, così come la ratio che vi sta dietro, ovvero rallentare la velocità delle macchine per ridurre l’incidentalità e favorire al contempo la mobilità alternativa. L’analisi del contesto però è un processo conoscitivo che un ente pubblico deve compiere nel momento in cui si accinge a realizzare un intervento. In caso contrario il rischio è quello di realizzare un’opera, come in questo caso, del tutto sovrastimata. Penseran mica di essere a Milano? 

Jessica Bianchi