Organizzati dal Dipartimento di Geografia dell’Istituto Meucci, si sono svolti il 30 e 31 maggio due importanti momenti di riflessione e testimonianza che hanno coinvolto con grande partecipazione e sensibilità gli studenti di alcune classi prime. Gli incontri rientrano nel progetto PTOF Siamo tutti migranti, dedicato al tema del rapporto Nord-Sud del mondo e, in particolare, alla sfida migratoria come fenomeno globale e umano. Il 30 maggio, gli alunni hanno partecipato, in modalità remota, a un incontro con gli operatori dell’Associazione Irpinia 2000 Onlus, attiva nelle regioni Campania, Puglia e Basilicata. L’organizzazione gestisce progetti di accoglienza integrata per richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale nell’ambito del Sistema di Accoglienza e Integrazione (S.A.I.). La missione dell’associazione è quella di promuovere l’inclusione sociale attraverso interventi che favoriscano l’autonomia e l’inserimento di persone particolarmente vulnerabili e a rischio di esclusione. Durante l’incontro, gli studenti hanno potuto dialogare con tre ragazzi migranti, fuggiti dai loro Paesi d’origine, che hanno condiviso – non senza commozione e tristezza, soprattutto nel confronto con coetanei provenienti dalle stesse aree geografiche – il racconto della loro fuga, della mancanza della famiglia, e delle discriminazioni e atti di razzismo subiti una volta giunti in Europa. Un momento profondamente toccante, che ha lasciato un segno emotivo in tutte le parti coinvolte. Il giorno seguente, 31 maggio, è stata la volta di una testimonianza intensa e personale: gli studenti hanno incontrato, in aula o in videocollegamento, Mohamed Youssuf, un giovane di 28 anni originario del Niger, arrivato in Italia nel 2014 dopo un viaggio drammatico attraverso il deserto, la detenzione in Libia e l’attraversamento del Mediterraneo. Attualmente vive a Modena, accolto dalla parrocchia San Giovanni Evangelista e da Don Graziano Gavioli, e lavora con un progetto PNRR presso l’AUSL di Modena. Il suo racconto ha fornito agli studenti uno sguardo diretto e autentico sul dramma migratorio e sulle sfide dell’integrazione.
Organizzato in collaborazione con la Società Missionaria Onlus, questo secondo incontro ha concluso un percorso formativo dal forte impatto emotivo e culturale. La scuola ha così confermato il suo ruolo centrale nell’educazione alla cittadinanza attiva e all’accoglienza, offrendo agli studenti l’opportunità di confrontarsi con storie vere, umane, spesso dolorose, ma fondamentali per comprendere il mondo in cui viviamo. La grande e sentita partecipazione degli alunni ha dimostrato quanto il dialogo, l’ascolto e l’empatia possano essere strumenti potenti di formazione e consapevolezza.