L’Eroica è la regina incontrastata ma grazie alla passione e all’entusiasmo di cinque amici, Raffaele Bertolucci, Antonio Di Stasi, Luca Mantovani, Mario Alberto Francescon e William Salvioli, anche il nostro territorio può vantare una ciclostorica di tutto rispetto. Di cosa stiamo parlando? Della Lambrustorica, la pedalata su due ruote rigorosamente vintage giunta quest’anno alla sua ottava edizione. L’evento, rientrante nel circuito Giro d’Italia d’epoca, si terrà domenica 23 marzo a Novi di Modena con l’impeccabile organizzazione dell’associazione sportiva Pedale Selvaggio, affiliata alla Uisp. L’obiettivo della Lambrustorica è chiaro: pedalare in compagnia sulle bici d’un tempo, ovvero quelle costruite dai primi anni del 900 fino al 1987, e promuovere al contempo la nostra bella terra d’Emilia e le sue eccellenze enogastronomiche. E tra un bicchiere di Lambrusco e un pezzo di gnocco fritto rigorosamente farcito di salame, i partecipanti potranno scegliere tra due diversi percorsi, uno per i più allenati da 75 chilometri e uno da 30 alla portata dei più piccoli o dei più agées. La partenza è fissata intorno alle 8,30 da Viale Martiri della Libertà da dove si procederà in direzione Carpi per una prima tappa. In piazzale Re Astolfo i partecipanti – ad oggi gli iscritti sono circa 200 – verranno accolti dal Coro delle Mondine di Novi e mentre i ciclisti che si dedicheranno al circuito breve si fermeranno per una visita al Museo Monumento al Deportato, prima di proseguire verso Rolo e poi rientrare a Novi di Modena, gli altri pedaleranno subito verso la Cantina di Rolo per una sosta ristoro. Da lì i prodi fileranno verso Moglia per poi percorrere la ciclabile che costeggia il fiume Secchia e facente parte della Ciclovia del Sole – Eurovelo 7 fino a Quistello dove è previsto un altro ristoro alla Cantina a base di prodotti tipici e lambrusco per poi rientrare a Novi per il gran finale con l’immancabile gnocco fritto dei Boun da Friser e le premiazioni alle 14.
La ciclostorica sarà anticipata sabato 22 marzo, alle 14,30, da una breve pedalata Novi di Modena – Fossoli – Novi di Modena e, grazie a Fondazione Fossoli e Comune di Carpi, da una visita all’Ex Campo di Concentramento. Durante la giornata sarà allestita anche un’area in centro a Novi con stand dedicati al vintage mentre nel foyer del Teatro sarà possibile visitare una mostra dedicata a Ottavio Bottecchia nel centenario della sua seconda vittoria al Tour de France. Il ciclista è stato il primo italiano a vincere il Tour de France, indossando la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa e il primo a replicare la vittoria per due anni consecutivi, il 1924 e il 1925.
Poi, alle 19,30, tutti a cena presso la Sala Polivalente Emmaus della Parrocchia di Novi, alla presenza dei due giornalisti sportivi Luca Gregorio e Riccardo Magrini. Perchè la kermesse – patrocinata dal Comune di Novi di Modena e da quello di Carpi e resa possibile grazie al contributo della Fondazione Cr Carpi – fa rima non solo con vestiti in lana cotta e caschetti di cuoio, bensì con la bellezza del territorio, la goliardia e il buon cibo.
Jessica Bianchi