Oltre 200 finanzieri del Comando di Reggio Emilia e di altri Reparti della Guardia di Finanza, su delega della Procura della Repubblica e sotto la direzione del Procuratore Capo, dottor Calogero Gaetano Paci, stanno dando esecuzione, su tutto il territorio nazionale, a un’articolata operazione di polizia giudiziaria, volta a interrompere le attività illecite di un’associazione a delinquere finalizzata a imponenti frodi fiscali. Sono in corso perquisizioni locali e personali, finalizzate a un sequestro preventivo per equivalente di beni mobili, immobili, crediti e ogni altro valore nella disponibilità dei destinatari, costituenti il provento illecito della frode, ammontante a quasi 70 milioni di euro, con contestuale notifica agli indagati degli avvisi di garanzia.
Il Provvedimento del GIP di Reggio Emilia è stato emesso nei confronti di 87 persone fisiche tra i 179 indagati, di cui 40 residenti in Emilia Romagna (21 in provincia di Reggio Emilia), e 4 soggetti giuridici (due aziende reggiane, una di diritto tedesco e una con sede a Milano, tutte società a disposizione dei sodali). Le attività di indagine hanno fatto emergere un sodalizio criminale – i cui principali capi erano di base a Reggio Emilia – che, attraverso la costituzione di società cartiere e l’utilizzo di fatture false, effettuava compensazioni indebite di crediti fittizi – creati ad hoc – con debiti tributari reali verso aziende individuate, che, a fronte del credito inesistente ceduto, pagavano una percentuale all’organizzazione. I crediti venivano in parte compensati attraverso l’istituto dell’accollo e parte ceduti attraverso la simulazione della cessione di un ramo d’azienda. Gli ingenti introiti ricevuti per circa 70 milioni venivano in parte prelevati in contanti – grazie al ruolo di veri e propri prelevatori – in parte bonificati su conti di società estere. L’illecito schema ha coinvolto circa 400 aziende, di cui 40 fittizie con il ruolo di cartiere per l’emissione delle fatture false e 369 beneficiarie delle indebite compensazioni, e ha visto anche il concorso esterno di professionisti appartenenti a diversi ordini (commercialisti e notai, che al momento non sono attinti da alcuna misura). Tra i destinatari dell’Ordinanza vi è anche uno dei soggetti già sottoposti a misura cautelare nell’ambito di un’operazione di servizio eseguita il 14 gennaio scorso, all’esito di un’indagine a contrasto del narcotraffico internazionale.