Lo strano caso delle panchine di via Leopardi

13. Tante sono le panchine collocate in una manciata di metri in via Leopardi, strada che ricade nella cosiddetta isola ambientale Colombo. A meno che la via in questione non sia destinata a diventare il nuovo polo della movida carpigiana il dubbio è che qualcuno si sia decisamente fatto prendere la mano.

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13. Tante sono le panchine collocate in una manciata di metri in via Leopardi, strada che ricade nella cosiddetta isola ambientale Colombo. Un’area soggetta a lavori di riqualificazione e rigenerazione – come le due sorelle Messori e Parco Berlinguer – volti ad abbattere le barriere architettoniche e a ridurre la velocità a 30 km orari.

Tralasciando gli enormi disagi che i cantieri (vedi via Leopardi ancora in parte chiusa nonostante i lavori siano orma terminati e via Bollitora dove è prevista la realizzazione di una piattaforma unica rialzata tra parco Pertini, via Pascoli e via Pastrengo) stanno creando alla viabilità, ciò che ha attirato la nostra attenzione è proprio il numero di panchine sistemate lungo via Leopardi. Tra gli obiettivi di questi interventi vi è quello di offrire “maggiori opportunità di socializzazione”, per “restituire alle aree di intervento la reale vocazione che le caratterizza”. A meno che la via in questione non sia destinata a diventare il nuovo polo della movida carpigiana il dubbio è che qualcuno si sia decisamente fatto prendere la mano. In quanti si daranno appuntamento alle panchine di via Leopardi? Si accettano scommesse.

Insomma dopo la posa di reti elettrosaldate, decine di tonnellate di calcestruzzo,  centinaia di metri di cordoli in granito, qualche betoniera di asfalto drenante, autobloccanti a non finire e tante, troppe, panchine, a chi si interrogasse sul significato di “isola ambientale”, ricordiamo che sì, è vero, sono state rosicchiate porzioni non trascurabili di aree verdi e abbattuti alcuni alberi, ma sono state realizzate anche delle cisterne interrate per la raccolta dell’acqua piovana e, una volta conclusi i lavori, spunteranno pure le fioriere… Più “ambientale di così”.

Jessica Bianchi