Unione, virtù, disciplina e crescita. Sono questi i valori che stanno alla base di City Carpi: progetto che segna un nuovo inizio per United Carpi e Virtus Cibeno. Le due società calcistiche hanno infatti di deciso di unire le forze, mettendo a sistema competenze, organici e strutture, per intraprendere un percorso comune e offrire così “maggiori opportunità formative a tutti i nostri tesserati, innalzando al contempo la qualità dell’offerta” ha sottolineato Francesco Malagola, presidente dello United.
“Ciascuno porta in dote all’altro l’esperienza maturata sul campo con l’obiettivo dichiarato di non voler lasciare a casa nessuno ma, al contrario, di dare a ogni ragazzo, anche a quelli meno dotati, la possibilità di giocare a calcio. Le nostre due società, che per quest’anno calcistico manterranno ancora due matricole distinte, rappresentano la metà della Carpi del calcio, ecco perché nel nome del nuovo brand abbiamo voluto inserire il nome della nostra città” gli fa eco Marco Gasparini, presidente della Virtus Cibeno.
City Carpi – che vede il supporto di Garc Spa e Ufficio de promotori finanziari Banca Mediolanum di Carpi – ha l’ambizione di non essere solo un progetto sportivo ma anche etico, educativo e sociale: “un’opportunità senza precedenti per i calciatori del territorio, non solo di esprimere il proprio talento ma anche di crescere in un ambiente sano e formativo”, prosegue Malagola.
Una partnership destinata, verosimilmente entro la fine del prossimo anno, a tradursi “in una fusione. In una sola società, City Carpi appunto, durevole e capace di imporsi quale settore giovanile carpigiano” per antonomasia, continua Gasparini. Un’operazione “lungimirante per riuscire anche a reggere l’impatto della riforma dello sport”, conclude.
Una comunanza di intenti che racchiuderà in una sola società oltre 600 tesserati i quali potranno contare su quattro strutture: il centro sportivo di San Marino, il Frignani di Fossoli (campo nel quale quest’anno si allenerà la squadra dello United militante in Promozione), lo Zaccarelli di Cibeno e il Centro Fontana di via Remesina.
Al momento è previsto l’allestimento di due prime squadre, una Juniores Elite e una Provinciale, Allievi Regionali e Provinciali, due formazioni Esordienti Regionali e Provinciali, oltre alla disputa di due campionati riservati a categorie delle scuole calcio in collaborazione con Csi e Uisp.
“Le fusioni a freddo non funzionano mai. Per arrivare a tale atto finale – ha commentato l’assessore con delega allo Sport, Mariella Lugli – occorre quella gradualità con cui voi avete scelto di muovervi per trovare così il necessario equilibrio. La nostra città conta una settantina di associazioni sportive, voi siete un apripista, un faro a cui guardare per reinventarsi e imparare a fare rete. Il vostro è certamente il giusto approccio per affrontare le nuove sfide imposte dalla riforma”.
L’auspicio – e l’invito – dell’assessore è che nel nuovo sodalizio, i cui colori saranno l’azzurro, il giallo e il blu, vi possa essere spazio anche per “il calcio femminile”. Uno spunto che Gasparini e Malagola pare non abbiano intenzione di rispedire al mittente.
Jessica Bianchi