Nuova apparecchiatura in Reumatologia per dare sollievo al dolore

La donazione del Dispositivo Medico ENF è stata effettuata dal Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso di Modena. L’ENF si presta a lenire il dolore cronico reumatico in diverse patologie, tra cui è utile ricordare la fibromialgia e le artriti croniche. 

0
1597

La donazione del Dispositivo Medico ENF è stata effettuata dal Centro Fauna Selvatica Il Pettirosso di Modena alla Reumatologia del Policlinico di Modena diretta dalla prof.ssa Dilia Giuggioli. L’ENF si presta a lenire il dolore cronico reumatico in diverse patologie, tra cui è utile ricordare la fibromialgia e le artriti croniche.

Il dolore cronico è uno dei sintomi più significativi ed invalidanti per i pazienti affetti da malattie reumatiche. – commenta la prof.ssa Dilia Giuggioli, Direttore della Reumatologia e docente Unimore – Dall’ artriti infiammatorie croniche (artrite reumatoide, artrite psoriasica), alla sclerosi sistemica e alle altre connettiviti. Ma soprattutto è la fibromialgia che è è caratterizzata dalla presenza di dolore cronico invalidante, di difficile gestione.  Per questo motivo è fondamentale per noi poter disporre di questo apparecchio in grado di effettuare una terapia che cercherà di aiutare i pazienti lenendo  il dolore con  buoni  impulsi elettrici ”. 

Rispetto ad altre apparecchiature simili, ENF consente un impulso modulato in base alle caratteristiche della cute e quindi permette una terapia più mirata. “Attraverso la lettura di parametri legati all’impedenza della cute – spiega la dottoressa Gilda Sandri, Reumatologa che segue tra l’altro i pazienti con dolore cronico – l’impulso inviato dall’ENF subisce una continua modifica a causa delle reazioni neurologiche del soggetto ricevente, attivando un circuito a retroazione negativa (Negative Feedback Loop). La tecnologia ENF genera in successione pacchetti di impulsi elettrici bipolari e bifasici, fisiologicamente simili agli impulsi nervosi, che interagiscono con l’organismo su cui viene applicata una coppia di elettrodi a contatto con la cute. Si tratta quindi di un ausilio importante alla nostra terapia del dolore”.