Gli abbattimenti sono già iniziati, da viale Nicolò Biondo a Piazzale Baracchi, ma non è che l’inizio. Pioppi, cipressi, platani, aceri, bagolari, tigli e mirabolani: sono 31 gli alberi ad alto fusto che verranno tagliati, tra giugno e luglio, in varie zone della città poiché considerati troppo ammalorati per poter essere risparmiati. Gli esemplari, spiegano dall’Ufficio Verde Pubblico del Comune, “sono stati analizzati nel periodo invernale da un agronomo esperto. Dopo un’ispezione visiva e strumentale sono stati classificati a rischio schianto e, pertanto, da abbattere”.
Come mai si è deciso di procedere coi tagli durante la nidificazione e in pieno rigoglio vegetativo? I tecnici assicurano che “la ditta incaricata si è impegnata a ispezionare le chiome prima di proseguire e che, nel caso sia rilevata la presenza di nidi, verrà allertata la Lipu”.
Gli esemplari si trovano nel parcheggio di San Rocco (1), in Piazzale Baracchi (5), Tangenziale Losi (6), via Aldo Moro Esterna (2), via Aldo Moro Interna (1), via Volta (1), via Ariosto (2), via Biondo (2), via Garagnani (1), via Buonarroti (3), via Petrarca (2), viale Carducci (4) e via Caduti del Lavoro (1).
Garantire l’incolumità delle persone è un imperativo ma di certo una manutenzione costante e puntuale del verde pubblico potrebbe consentire di correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Piantare nuovi alberi per compensare le perdite infatti non è sufficiente: tanti giovani arbusti non possono produrre gli stessi benefici di un albero nel pieno della maturità. Il verde maturo assorbe una maggior quantità di CO2 dall’atmosfera, rimuove più particolato e gas climalteranti, offre riparo alla fauna, rinfresca con la sua ombra l’ambiente urbano e aumenta la sicurezza, smorzando le precipitazioni e riducendo al contempo gli allagamenti. E, inoltre, elemento non trascurabile, appaga il nostro spirito. Insomma, in questo caso, è proprio il caso di dirlo, le dimensioni contano eccome… La manutenzione costa ma salvaguardare il patrimonio arboreo esistente è il migliore degli investimenti possibili. Ben vengano dunque tutte le nuove piantumazioni ma cerchiamo di salvare i pochi viali alberati su cui ancora resistono tigli profumati e bagolari ombrosi onde evitare desertificazioni in stile viale Manzoni…
Jessica Bianchi