La Casa della Comunità ancora senza ascensori

Sono indispensabili per poter avviare le attività al primo piano che resta chiuso

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Ormai sono trascorsi tre mesi dall’inaugurazione col taglio del nastro. Era il 18 marzo scorso. Nella Casa della Comunità in via Peruzzi a Carpi mancano ancora gli ascensori, indispensabili per poter avviare le attività al primo piano che resta chiuso. Qui è previsto che si trasferisca, dall’attuale sede di via don Sturzo, il Consultorio familiare con lo Spazio Giovani e sempre al primo piano dovrebbero trovare posto gli ambulatori di medicina di gruppo e l’area di integrazione sociale e sanitaria. È probabile che negli spazi dedicati ai ragazzi siano già stati allestiti tavolini e comode sedute per momenti di relax, studio o confronto tra coetanei, come anticipato in occasione dell’inaugurazione ma finché non ci si può salire, non potranno essere utilizzati. “Non dipende dall’Ausl di Modena” sottolinea l’azienda sanitaria modenese che perché pur avendo sollecitato più volte la ditta installatrice è in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della stessa riguardo le tempistiche di consegna.

Destinata a diventare un punto di riferimento essenziale per la comunità nelle intenzioni di chi l’ha voluta, la Casa della Comunità di Carpi funziona a mezzo servizio: le attività occupano il piano terra dove è operativa la COT (Centrale Operativa Territoriale) che si è trasferita dall’ospedale di Carpi con le sei postazioni per la presa in carico delle segnalazioni non urgenti di assistiti fragili; c’è la sede dell’ambulatorio delle cure palliative territoriali ma il SADI (Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata) è rimasto all’ospedale Ramazzini; ci sono lo sportello sociosanitario e il Punto di infermieristica di Comunità.

La nuova struttura è frutto di un travagliato percorso iniziato nel 2018 quando si chiamava Casa della Salute: dopo anni di cantiere al palo, i lavori erano stati finalmente riaffidati ma arrivò il nuovo stop per il Covid.

Con l’inaugurazione del marzo scorso si pensava di voltare pagina e di poter contare davvero su un polo territoriale per la salute ma non è ancora così. Anche perché chi si sarebbe dovuto preoccupare della questione impegnandosi per pretendere una soluzione, si è perso in lunghe discussioni sull’intitolazione della struttura con ordini del giorno in Consiglio comunale e barricate di parte. Contiamo sui nuovi consiglieri comunali che potranno fare il loro esordio chiedendo la possibilità di un sopralluogo nella Casa della Comunità di via Peruzzi.

Sara Gelli