Le studentesse del Vallauri ridanno vita ai capi di Recuperandia

Con la sfilata celebrata all’interno del Cortile d’Onore di Palazzo Pio è giunto al termine per questo 2024 RecuperiaMODA, il progetto che unisce Lapam Confartigianato, Recuperandia e l’Istituto Vallauri e che ha l’obiettivo di dare una seconda vita ai capi di abbigliamento.

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Con la sfilata celebrata all’interno del Cortile d’Onore di Palazzo Pio è giunto al termine per questo 2024 RecuperiaMODA, il progetto che unisce Lapam Confartigianato, Recuperandia  e l’Istituto Vallauri e che ha l’obiettivo di dare una seconda vita ai capi di abbigliamento.

L’iniziativa, nata dalla passione della docente dell’istituto scolastico carpigiano Silvia Barletta per evitare sprechi e in ottica di sostenibilità e di economia circolare, era alla sua seconda edizione. Il progetto coinvolge gli studenti dalle classi seconde alle classi quarte dell’indirizzo moda del Vallauri. Negli scorsi mesi, studenti e studentesse si sono recati presso il magazzino di via Montecassino per creare, partendo dal disegno, il loro personalissimo capo di abbigliamento, dando vita a un vero e proprio outfit, con tanto di accessori, ma partendo da un materiale già vissuto. “Ho fortemente voluto questo progetto  – spiega Barletta – per sensibilizzare gli studenti sulle tematiche del recupero e per promuovere uno stile di vita consapevole e attento allo spreco e al degrado ambientale. Da qui è nato un laboratorio in collaborazione con Recuperandia, e da quest’anno anche con Lapam, che ha permesso ai ragazzi di ricreare un outfit partendo da un abito già esistente sviluppando così nuove competenze. La collaborazione con l’associazione ha fatto conoscere ed apprezzare una realtà che unisce sostenibilità e sostegno alla comunità, mentre la collaborazione con Lapam ha fatto sì di poter presentare ai ragazzi realtà aziendali che sono basate proprio sui principi della sostenibilità e del recupero, Eleonora Ripa di Vesto circolare e l’azienda Adriana Mode di Campogalliano. Ringrazio tantissimo Federico Vaccari che anche quest’anno come lo scorso anno è venuto durante i nostri pomeriggi a portare la sua testimonianza di stilista stimolando ulteriormente la fantasia e la creatività delle ragazze. I nostri piccoli ospiti sono i bambini della Scuola d’infanzia Peter Pan di Carpi, con i quali abbiamo svolto un laboratorio creativo utilizzando materiali di riciclo. La collaborazione è nata dall’idea delle maestre Laura Favuzza e Paola Guaitoli che hanno ricreato un laboratorio di moda all’interno dell’asilo, dove i bambini fanno delle piccole creazioni con materiale di recupero”.

“Porta Aperta crede fermamente in questo tipo di progetti – aggiunge il presidente di Porta Aperta odv Omar Sala – perché lavorare con i ragazzi della nostra città è un investimento a lungo termine dal punto di vista umano che consente di proiettarci con fiducia nel futuro assieme ai nostri giovani. Recuperandia rinnova la sua disponibilità ad essere al servizio di nuove idee e sinergie per il benessere del territorio”.

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