Carpi si risveglia e, dopo tre anni di lavoro e ricostruzione targati Claudio Lazzaretti, si ritrova in Lega Pro. E’ l’epilogo più dolce, per l’imperiosa cavalcata degli InCredibili, capaci in un girone di ritorno nel quale sono stati polverizzati tutti i record (13 vittorie – 14 con quella annullata per l’esclusione della Pistoiese, 3 pareggi e una sola sconfitta nella turbolenta trasferta di Prato). Un ruolino di marcia inarrestabile, accompagnato dalla crescente e convinta partecipazione di una tifoseria che, al fianco a Capitan Calanca e compagni, ha iniziato a credere che la folle rincorsa fosse realmente possibile. Dal -12 virtuale dell’intervallo della gara interna contro la Pistoiese al sorpasso, effettuato proprio nello scontro diretto del Cabassi contro i leoni bizantini. Endorfine e adrenalina che hanno dato la spinta necessaria per, contro ogni pronostico, accelerare al punto da divenire irraggiungibile nonostante le discutibili azioni di disturbo perpetrate – a mezzo stampa prima e attraverso azioni di disturbo per conto terzi poi – da un Ravenna spentosi lentamente nelle polemiche auto innescate.
L’INCONTENIBILE FESTA – Il 5 maggio diventa una data da consegnare alla storia dei 115 anni di calcio a tinte biancorosse. Non manca nulla: un Cabassi gremito da 3.750 presenze (record dell’era Lazzaretti e delle ultime otto stagioni), un match vero e vibrante caratterizzato da ben cinque utili a blindare, con un sigillo intriso di entusiasmo, un campionato da consegnare ai posteri. Il Certaldo, formazione orgogliosa e coraggiosa, crolla sotto le reti di Rossi (doppietta), Saporetti (che potrebbe divenire, in caso di almeno un gol segnato nella poule scudetto alle porte, il marcatore più prolifico della storia del Carpi superando quota 21), Sall e Arrondini. Al triplice fischio i cancelli dei vari settori dell’impianto si spalancano e l’incontenibile festa, che copre di affetto il Patron Lazzaretti, mister Serpini e tutti i calciatori, si sposta in Piazza Martiri sotto alla torre dell’orologio. Solamente la notte inoltrata fa cessare i clacson di una città che, dopo tre anni di ricostruzione post fallimento, è pronta a tornare ad assaporare i campi del professionismo italiano.
POULE SCUDETTO – La stagione sportiva non termina con la vittoria del campionato. Il Carpi, assieme a tutte le altre otto vincitrici dei Gironi di Serie D, prenderà parte alla Poule Scudetto che decreterà la compagine iridata della quarta serie. I biancorossi, inseriti nel gironcino a tre formato dalla Pianese e dal Campobasso, per accedere all’ultimo atto dovranno qualificarsi primo o, in alternativa, risultare la miglior seconda. Un gustoso dessert per una stagione davvero InCredibile.