Gravi minacce al fratello per questioni ereditarie: denunciato dai carabinieri

“Se ti trovo nei terreni ti faccio fare una brutta fine", “ti spacco le gambe, sono pronto a farmi 20 anni di galera, non ti azzardare ad andare nei terreni perché stavolta finisci male”: il 60enne è stato denunciato per minaccia

0
1399

Sarebbero incomprensioni legate alla gestione di alcuni terreni di famiglia, la causa scatenante che ha indotto un 60enne a minacciare a gravemente il fratello 48enne tramite l’invio di messaggi e audio su WhatsApp.

La vittima, a seguito delle minacce ricevute si è presentato presso la stazione dei carabinieri di Campagnola Emilia consegnando ai militari i messaggi minacciosi ricevuti dal fratello. Per questi motivi con le accuse di minaccia i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, l’ uomo di 60 anni

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. Il 22 aprile scorso, la vittima, si recava presso gli uffici della caserma dei carabinieri di Campagnola Emilia, per denunciare le gravi minacce subite da suo fratello. L’uomo raccontava ai militari, che da diversi anni è in corso una diatriba con suo fratello per la gestione di alcuni terreni di famiglia, e nonostante una scrittura privata in cui risulta che è il solo a doverli gestire, il fratello, si ostina ad ostacolarlo in ogni sua attività, manifestando costantemente un comportamento aggressivo, che ogni volta, sfocerebbe in minacce nei suoi confronti. Come le ultime minacce ricevute attraverso messaggi e note audio inviati tramite l’app di messaggistica WhatsApp, del tipo: “se ti trovo nei terreni ti faccio fare una brutta fine“, “ti spacco le gambe, sono pronto a farmi 20 anni di galera, non ti azzardare ad andare nei terreni perché stavolta finisci male”. La vittima, inoltre, consegnava ai militari, anche una chiavetta contenente i messaggi e i file audio riguardanti le minacce ricevute.  Dopo aver formalizzato la denuncia, alla luce dei fatti, ed a seguito dei file consegnati dalla vittima, i militari della stazione di Campagnola Emilia acquisivano a carico del 60enne elementi circa la sua presunta responsabilità in ordine al reato contestato circostanza per cui l’uomo veniva denunciato alla Procura reggiana in relazione al citato riferimento normativo violato.