Dopo la laurea in Scienze dell’Educazione, Consulente in pedagogia familiare, scolastica, giuridica e operatrice negli Interventi Assistiti con gli Animali (Pet Therapy), Alice Fava, 34enne carpigiana, ha lavorato per diverse cooperative operanti nel campo educativo che le hanno dato la possibilità di conoscere da vicino la fascia d’età pre-adolescenza e adolescenza, ed è così che è nata l’idea di un progetto di ascolto e sostegno dedicato completamente a loro. “Ogni volta ne sono uscita arricchita e affascinata – racconta Alice Fava – quindi ho pensato di creare un progetto dedicato a loro poiché, spesso, si fatica a trovare servizi che li tengano al centro. Negli ultimi anni stanno venendo a galla, sempre più, delle problematiche legate alle aree cognitiva, relazionale ed emotiva. Questo progetto ha l’idea di dare luce a ragazzi e ragazze che entrando in contatto con me in prima persona o con l’aiuto dei genitori, hanno voglia di mettersi in gioco scoprendo o riscoprendo sé stessi. La fascia d’età alla quale è destinata l’idea è dagli 11 ai 19 anni”.
Su cosa si basa il tuo approccio nei confronti dei loro adolescenti?
“Seguo un approccio sistemico che si basa sulla visione che nessuna persona è isolata. L’individuo è visto come fulcro delle interazioni che avvengono tra i vari sistemi di cui fa parte: ambientale, sociale, familiare, scolastico o lavorativo. Utilizzo modelli di educazione positiva ed eco-pedagogia, che si fondano su una relazione educativa costruttiva che pone attenzione su tutto ciò che accade di positivo, cercando di trovare soluzioni alternative attraverso l’empatia, l’ascolto, il dialogo attivo, l’azione e la creatività. L’essere umano non è il dominatore della Terra e della Natura, ma custode delle sue bellezze, risorse e forme di vita”.
In concreto chi si rivolge a te cosa si può aspettare?
“Il perno centrale, che mi permette di lavorare al meglio, si basa sull’instaurare una buona relazione educativa che mi dia la possibilità di aiutare i partecipanti a tirare fuori le proprie potenzialità e competenze per diventare maggiormente autonomi nel prendere decisioni e risolvere problemi; sostenere e valorizzare il pensiero critico-creativo e la capacità di relazionarsi un modo efficace. Dopo un primo incontro conoscitivo, verrà stilato un Progetto Educativo Individualizzato all’interno del quale, insieme alla persona interessata, si metteranno nero su bianco le dimensioni e i bisogni sui quali concentrarci. Gli strumenti utilizzati saranno svariati e verranno selezionati in base alle necessità, per esempio libri, attività artistiche, attività e materiale organizzativo ecc. Il tutto dipenderà dalle caratteristiche dei partecipanti. Se si tratta di un minorenne la famiglia viene tenuta dentro al progetto attraverso aggiornamenti periodici mentre, se ti tratta di un individuo maggiorenne, si valuta insieme se e come poter far partecipare la famiglia”.
Oltre ai percorsi individuali attiverai anche incontri di gruppo?
“Sì, per esperienza professionale ho constatato quanto possa essere stimolante la forza del gruppo, quindi se in una prima fase si andrà a lavorare a livello individuale, in un secondo momento ci si potrà mettere in gioco attraverso laboratori/incontri in piccolo gruppo, sempre se le condizioni e la volontà personale lo permetteranno. Questo percorso non si terrà solamente all’interno di una stanza, ma si svolgerà anche all’aperto e a contatto con la natura. Il progetto verrà attivato in base alle richieste che riceverò. Il 29 aprile, alle 19, farò una presentazione online alla quale le persone si potranno iscrivere contattandomi tramite mail: favaalice@yahoo.it e sito: www.alicefava.it”.
Chiara Sorrentino